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La rosa del Celta Vigo che bastonò la Juventus 4-0 era di un livello altissimo

2 Febbraio 2022

5. Everton GIOVANELLA

Genio e sregolatezza, concorreva a dare qualità, tecnica ed imprevedibilità al reparto mediano del Celta Vigo che ancora oggi farebbe paura a chiunque. Il giocatore brasiliano si afferma in Europa con il Salamanca quindi il passaggio al Celta Vigo con cui vince l’Intertoto, ma riceve anche lo stop per positività al doping nel 2004 (poi ratificata nel 2005).

6. MAZINHO Iomar do Nascimento

Un jolly di centrocampo, più di copertura che di offesa, Mazinho ha bisogno di poche presentazioni. Garanzia anche della Seleção brasiliana con cui vince il Mondiale di USA ’94, senza dimenticare la Copa America del 1989 (secondo posto a Cile ’91 ed anche un argento nelle Olimpiadi di Seul ’88). Vive anche due anni in Italia, portato dal Lecce che lo preleva dal Vasco da Gama. Proseguirà con la Fiorentina prima di approdare al Palmeiras e poi al Valencia. Nel 1996 ecco il connubio col Celta Vigo dove ci resterà fino al 2000 contribuendo all’ascesa dei galiziani. Chiuderà la carriera tra Elche e Vitoria.

7. Tomas Alberto HERVAS

Photo: David Rawcliffe – Empics – Getty Images

Per un decennio difende i colori dello Sporting Gijon, tra squadra B e prima squadra (come Fernandez, ndr), con cui supera di fatto le 200 presenze. Non mancano neppure i gol per lui che viene notato e messo sotto contrato dal Celta Vigo con cui rimarrà dal 1998 al 2001. Tra i riferimenti della mediana galiziana, passerà poi al Siviglia, al Las Palmas prima di chiudere all’Universidad di Oviedo.

8. Valerij KARPIN

Dopo aver conquistato la Russia, con i colori dello Spartak Mosca, passa alla conquista della Spagna dove non da tregua con Real Sociedad, Valencia e quindi Celta Vigo dove condivide campo e spogliatoio con un altro fantastico giocatore sovietico, Aleksandr Mostovoj. L’istinto del gol completava il profilo del centrocampista con tecnica e qualità al servizio dei club di cui ha onorato la maglia. Chiuderà la carriera ritornando al Real Sociedad ma, come si dice? Cambiando l’ordine, il risultato non cambia… Oggi CT della Russia, lui che dal 2013 ha preso la nazionalità estone e che in Galizia ha lasciato un pezzo di cuore, tanto da fondare nel 2007 la squadra di ciclismo su strada Karpin-Galicia.

9. Michail Haim REVIVO

La qualità del giocatore israeliano era sotto l’occhio di tutti. Centrocampista offensivo, trequartista o esterno non faceva differenza, era l’uomo da ultimo tocco, quello decisivo verso gli attaccanti e, se proprio non ci riusciva, puntava direttamente a rete. E non è un caso che in patria indossi due maglie importantissime, quali quelle dell’Hapoel Tel Aviv e del Maccabi Haifa. Quindi ecco la scommessa del Celta Vigo ampiamente vinta con un quadriennio positivissimo tra il 1996 ed il 2000. Poi il passaggio al Galatasaray con cui vince la Supercoppa UEFA del 2000, chiude la carriera all’Ashdod.

10. Aleksandr MOSTOVOIJ

El Zar, numero 10, capitano, uomo simbolo di quell’EuroCelta che incantava dalla Galizia fino alla Steppa, Mostovoj ha davvero bisogno di poche presentazioni. Più di 250 presenze con la maglia del Celta Vigo, sessantasei centri, l’intesa con Karpin, ma l’intesa con tutta la squadra che girava a meraviglia anche grazie alle su geometrie. In carriera l’altra sua grande esperienza è con lo Spartak Mosca, ampiamente antecedente a quella galiziana dove di fatto chiuderà la carriera (escludendo la singola presenza, con gol, con il Deportivo Alaves) ed anche a quella con lo Strasburgo che anticiperà il suo arrivo in Spagna. Proprio con Strasburgo e Celta Vigo vince due Intertoto, mentre con la Russia Under-21 si aggiudica l’oro all’Europeo del 1990.