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La TOP 11 (+7) del Padova degli anni ’90

22 Marzo 2021

Michel KREEK

L’olandese Kreek si è laureato vice-capocannoniere della squadra con sette gol nel 1994-95

Se andaste a cercare nel dizionario del calcio il lemma Patatgeneratie, trovereste la seguente spiegazione: “Generazione che, essendo cresciuta con le patatine fritte, sarebbe viziata e in cattive condizioni”. Con questo termine, infatti, vengono indicati i ragazzi terribili e dannati della cantera dell’Ajax dei primi anni ’90. E andando a vedere quali fossero i componenti di questo nugolo dei giovani Lancieri giovanissimi e gellatissimi c’è da rimanere solo che impressionati: i gemelli de Boer, Bergkamp, Vink, Witschge e Roy. Quasi tutti sono passati per il nostro campionato e nel novembre del 1994 è il turno di Michel che accetta le lusinghe del Padova. È un giovane Mino Raiola a consigliargli l’Italia e quando l’operazione va in porto, i biancoscudati si ritrovano in squadra un ragazzo capace di prendere in mano il centrocampo e di trovare facilmente la via del gol. D’altronde, ha lasciato i suoi ex compagni di squadra nel bel mezzo del cammino che li porterà al successo in Champions League. L’impatto con la Serie A viene immediatamente assorbito e il suo arrivo al nuovo stadio Euganeo consente alla squadra di innestare marce più alte. Segna ben sette gol, ma nel torneo successivo non riesce a ripetere l’impresa, seppur giochi tutte le partite.

Giuseppe GALDERISI

Galderisi esulta dopo una sua rete nel torneo 1990-91, durante il quale realizza quattordici gol

Di Nanu abbiamo già detto praticamente tutto. Il suo nome a Padova equivale a quello di un eroe, capace di dar fastidio ai grandi miti del passato in bianco e nero come Pippo Brighenti o Uccellino Hamrin. Nella classifica dei cannonieri di tutti i tempi, Galderisi è sullo scalino più basso del podio insieme ad Italo Carminati con cinquantuno reti messe a referto. La sua firma è ben impressa sulla promozione festeggiata ai danni del Cesena nel giugno del 1994, grazie alle quindici reti che hanno spinto la sua squadra così in alto da contendere il successo ai più navigati romagnoli. E scusate se è poco.

Alessandro DEL PIERO

Alessandro Del Piero inseguito da Luigi Gualco durante Padova-Cremonese del 1992-93

È il 15 marzo del 1992 ed il Padova è impegnato al Giovanni Celeste di Messina contro i peloritani. La squadra guidata da Bruno Mazzia è invischiata nella lotta per non retrocedere e lo scontro diretto con i giallorossi mette in palio due punti pesantissimi. I padroni di casa sono in vantaggio ed il tecnico decide di affidarsi al giovanissimo ragazzo di San Vendemiano per cercare di rimettere in pari il match. Nei venticinque minuti che separano dal novantesimo il giovanissimo Del Piero non riesce a metter la sua griffe sul match, ma in molti si stanno accorgendo che quel ragazzino di neanche diciannove anni rimarrà ben poco sui campi di Serie B. Dopo altre tre comparsate, l’arrivo di Sandreani sulla panchina – che l’ha diretto nelle giovanili – facilita il suo ingresso nella prima squadra. Nel nuovo campionato si leva anche la soddisfazione della sua prima rete da professionista nel 5-0 contro la Ternana e, di lì a poco, lascerà i biancoscudati per accettare la corte della Vecchia Signora, la sua squadra del cuore, per scrivere pagine indelebili di storia.