Privacy Policy Le scoperte più belle e vincenti del fantacalcio 2004/2005

Le scoperte più belle e vincenti del fantacalcio 2004-05

15 Aprile 2020

Goran PANDEV

Acquistato dalla Lazio per quattro milioni di euro, il macedone scuola Inter trova in Tommaso Rocchi e Paolo Di Canio ottimi partner d’attacco: la sintonia col numero diciotto biancoceleste, in particolare, portò Pandev a un inizio di stagione travolgente. Mancino naturale, il dribbling e l’ottima tecnica furono subito palesi nell’allora diciannovenne Goran: caratteristiche racchiuse nel gol segnato alla Juve, ricordato dallo stesso giocatore come uno dei più belli della sua intera – e non ancora conclusa – carriera.

Christian RIGANÒ

Eroe indiscusso della risalita viola dagli inferi della C2 alla massima serie, Christian il maggiore palcoscenico in Italia se lo guadagnò dopo una lunghissima gavetta. Classico bomber di provincia, la sua prima stagione in A recitò un ruolino di diciotto presenze e quattro reti segnate, anche a causa dei continui infortuni subiti che ne limitarono il rendimento. Si rifece qualche anno più tardi nel Messina, dove la tregua dai guai fisici e la capacità di fare reparto da solo ebbero la meglio.

Fabio SIMPLICIO

Brasiliano dai piedi buoni che poteva ricoprire ogni ruolo di centrocampo, Simplicio venne scoperto da Arrigo Sacchi che lo volle fortemente al Parma: nella sua prima stagione in Serie A totalizzò trentaquattro presenze e quattro reti. Attirò su di sé gli occhi dei maggiori club che individuarono nel suo destro l’arma di un cecchino da calcio piazzato. Fu comunque l’anno successivo, per il trenta dei ducali, quello della consacrazione italiana: giocò tutte le partite tranne una – per squalifica – e realizzò dieci reti.

Luca VIGIANI

Credits: John Walton – PA Images via Getty Images

Fedelissimo di Mazzarri, Vigiani ottiene la promozione in Serie A col Livorno. Classico centrocampista centrale col vizietto del gol, quella stagione ne realizzò tre contribuendo, insieme a Protti e Lucarelli – capocannoniere – a una delle migliori annate del Livorno nella massima serie. La diga amaranto di centrocampo, costituita dal numero venti insieme a Vidigal, fu efficacissima sia in fase difensiva che in quella offensiva, per la gioia di Spinelli e di tutti i livornesi.

Mirko VUCINIC

Abbiamo già detto del Lecce superoffensivo di Zeman, capace di realizzare 67 gol, soltanto uno in meno dell’attacco più prolifico del campionato, ovvero quello dei futuri campioni d’Italia della Juventus. Particolarmente prolifica fu anche la stagione dell’attaccante montenegrino autore di diciannove reti in quell’anno: numero di segnature che gli permise di eguagliare il primato stabilito da Chevanton l’anno precedente e di risultare tutt’oggi il miglior marcatore della squadra salentina in un singolo torneo. Nei cuori di tifosi giallorossi e fantallenatori la tripletta alla Lazio, con tanto di punizione che lasciò di sasso Peruzzi.