Privacy Policy Maurizio Ganz e il suo gol che è finito nei libri di storia

Maurizio Ganz e il suo gol che è finito nei libri di storia

13 Ottobre 2021

Oggi è il compleanno di Maurizio Ganz, indimenticato bomber d’area di rigore con la bellezza di 608 presenze e 204 gol. Classe 1968, nasce calcisticamente a Genova sulla sponda blucerchiata, Ganz a diciassette anni riesce ad esordire da professionista proprio con la Sampdoria, prima di girovagare in Serie B negli anni successivi.

Monza, Parma e Brescia in cadetteria lo formeranno, prima di approdare all’Atalanta, disputando un campionato di A ed uno di B mettendo a segno ben trentasette reti in due anni. Ed è qui che arriva la chiamata che si aspetta per tutta la vita: l’Inter lo acquista per circa otto miliardi di lire dove in due anni segnerà ventisei gol, e si guadagnerà il soprannome milanese di El segna semper lü, sfiorando il successo in Coppa UEFA e formando con Ivan Zamorano una coppia affiatatissima.

Nella sessione invernale di mercato della stagione 1997-98 viene ceduto ai cugini del Milan, chiuso dall’arrivo di Ronaldo Il Fenomeno e lì dove alla vittoria dello Scudetto l’anno successivo con mister Zaccheroni. Tuttavia, con un reparto d’attacco ben nutrito – Bierhoff è il titolare inamovibile – Maurizio non sempre è nell’undici titolare, per questo a dicembre 1999 è costretto a far nuovamente le valigie e viene ceduto al Venezia di Luciano Spalletti.

Il 5 gennaio 2000, al rientro dalla sosta natalizia, i lagunari ricevono i futuri campioni d’Italia della Lazio, infarciti di grandi campioni. Vuoi il clima, vuoi la prestazione tutto cuore degli arancioneroverdi, ne esce un sorprendente 2-0 firmato Ganz e Maniero che non servirà però ad evitare la retrocessione finale ai lagunari.

È il minuto diciotto della partita, la prima italiana del nuovo millennio, quando Pippo Maniero dalla destra metteva un cross basso per l’accorrente Ganz che in scivolata superava Marchegiani per il vantaggio della squadra di casa, e l’entrata nella storia per il Venezia e Ganz per aver segnato il primo gol italiano del Millennio.

Dopo l’esperienza di Venezia, Ganz ricomincerà il giro d’Italia prima a Firenze poi di nuovo a Bergamo, senza molta fortuna, per poi approdare ad Ancona in B trascinando i marchigiani nella massima Serie con i suoi gol e giocando ancora un anno in A coi biancorossi, retrocedendo. Chiuderà la carriera in Svizzera nella Challenge League.

Oggi è l’allenatore del Milan Femminile in Serie A ed è “padre d’arte”, infatti il figlio Simone è anch’egli calciatore nelle file del Lecco.

È stato convocato per due volte nel 1993 da Arrigo Sacchi in Nazionale senza però essere mai stato schierato, ha partecipato (e segnato) alle edizioni 2009 e 2010 della Viva World Cup (evento non riconosciuto dalla FIFA) nelle fila della Padania.

5 gennaio 2000 – Stadio Pierluigi Penzo di Venezia

VENEZIA – LAZIO 2-0

VENEZIA: Konsel; Carnasciali, Dal Canto, Luppi, Cardone; Iachini (45’ Nanami), Volpi, Valtolina (76’ Marangon), Berg, Maniero; Ganz (82’ Budan). A disposizione: Casazza, Borgobello, Bianchi, Pedone. Allenatore: Luciano Spalletti

LAZIO: Marchegiani; Negro, Nesta, Sensini, Favalli (54’ Sergio Conceição); Veron, Nedved, Stankovic, Mihajlovic; Mancini (21’ Salas), Ravanelli. A disposizione: Ballotta, Fernando Couto, Pancaro, Lombardo, Simeone. Allenatore: Sven-Göran Eriksson

Arbitro: Stefano Farina di Genova

Reti: 18’ Ganz, 56’ Maniero

Ammoniti: Luppi, Maniero e Valtolina (Venezia); Salas (Lazio)

di Stefano Cesarini

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