Privacy Policy Nevio Scala e la rosa del Parma 1992/93 che non sarà mai dimenticata

Nevio Scala e la rosa del Parma 1992/93 che non sarà mai dimenticata

15 Novembre 2021

Il Parma che si appresta a mettersi in moto per la stagione 1992-93 è una squadra in rampa di lancio. La compagine allenata dal confermatissimo Nevio Scala ha ormai perso i connotati di cenerentola della Serie A ed è divenuta una realtà rispettata e temuta da tutte le avversarie. Negli ultimi due anni i ducali sono infatti arrivati al quinto e al sesto posto in campionato; risultati impreziositi dalla vittoria della Coppa Italia 1991-92, alloro raggiunto battendo compagini importanti come Fiorentina, Genoa, Sampdoria e Juventus (nell’ultimo atto). Tale vittoria, oltre a dare lustro alla squadra, permette al Parma di cimentarsi nella nuova stagione in due importanti manifestazioni: la Supercoppa italiana e, soprattutto, la Coppa delle Coppe.

Proprio la Supercoppa funge da antipasto della stagione e vede il Parma affrontare il Milan di Fabio Capello, fresco vincitore del campionato senza aver mai perso una partita. Il match vede i due team affrontarsi a viso aperto: al vantaggio iniziale di Van Basten risponde infatti Melli su calcio di rigore; l’equilibrio viene spezzato al settantesimo minuto, quando Massaro con un tocco beffardo supera Taffarel e sigla il 2-1 finale. La sconfitta non destabilizza comunque troppo l’ambiente, l’inizio di campionato vede difatti il Parma racimolare sei punti in sei partite, frutto di tre vittorie e altrettante sconfitte. È a fine ottobre, dopo due rovesci consecutivi contro Milan e Foggia, che però la compagine emiliana inizia a svoltare seriamente, cominciando una inesorabile risalita a suon di risultati utili. Nel girone di ritorno, infatti, il Parma racimola più punti di tutti (ventiquattro), perdendo una sola partita (contro la Sampdoria) e arrivando ad agguantare un incredibile terzo posto finale. Risultato impreziosito dalla vittoria esterna contro il Milan; successo che pone fine alla più lunga serie di imbattibilità della storia del calcio italiano (cinquantotto risultati utili consecutivi da parte dei rossoneri).

Per i tifosi ducali sarebbe già una stagione ottima, ma i ragazzi di Scala hanno in serbo per loro una grande e splendida sorpresa. Infatti, se in Coppa Italia il cammino dei crociati si ferma ai quarti contro la Juventus, in Coppa delle Coppe il Parma è un autentico rullo compressore capace di sbarazzarsi degli ungheresi del Ujpesti Dozsa ai sedicesimi (pur con qualche patema di troppo), dei portoghesi del Boavista agli ottavi, dei cechi dello Sparta Praga ai quarti e del temibile Atletico Madrid in semifinale (decisiva la doppietta di Asprilla in trasferta). In finale, ad attendere il club emiliano, c’è l’Anversa dell’ex Stella Rossa Stojanovic.

Sul mitologico prato di Wembley la contesa si apre con un botta e risposta nel giro di due minuti: al vantaggio emiliano firmato da capitan Minotti al nono minuto, abile a sfruttare un’uscita avventata di Stojanovic, risponde Severeyns con sinistro chirurgico al minuto undici. La parità dura però poco, infatti alla mezz’ora del primo tempo il Parma passa nuovamente in vantaggio grazie ad un’altra indecisione del numero uno serbo, in netto ritardo sul cross dalla destra di Osio e anticipato letalmente da Melli.

Nella ripresa i ducali reggono agli assalti avversari e suggellano la vittoria con il 3-1 di Cuoghi al minuto 84. È l’apoteosi. I tifosi emiliani giunti a Londra cantano a squarciagola il loro orgoglio per quei ragazzi, che rimarranno per sempre nella memoria collettiva come i primi ad aver aggiunto nella bacheca parmense un trofeo internazionale. Successo che porterà i Ducali a giocare e vincere la Supercoppa UEFA dell’anno successivo contro il Milan degli Invincibili. Ma questa è un’altra storia.

Andiamo quindi a scoprire, uno per uno, i protagonisti di quell’incredibile annata:

Marco BALLOTTA

Photo: Alain Gadoffre – Onze – Icon Sport

Portiere di grande longevità, Nonno Ballotta resta al Parma per tre stagioni, giocando da titolare nella sola stagione 1992-93. Le altre tappe della sua carriera sono: Bologna, Casalecchio, Modena, Cesena, Brescia, Reggiana, Lazio, Inter e Treviso. Ha concluso la sua carriera giocando nelle serie minori, spesso da attaccante.

Marco FERRARI

Giunto a Parma nel 1986 dopo tre stagioni al Rimini, Ferrari inizia da titolare la sua avventura con il club ducale, perdendo poi negli anni il posto e venendo addirittura mandato in prestito all’Avellino nella stagione 1991-92. Tornato subito alla base dopo un solo anno, nelle successive due stagioni funge da terzo portiere, passando poi definitivamente al Forlì nell’estate del 1994. Con il club romagnolo disputa poche partite, chiudendo la sua carriera ad alti livelli nel 1995.

Claudio André TAFFAREL

Photo: Allsport UK – Allsport

Portiere sobrio, abile a parare rigori e poco avvezzo agli interventi spettacolari, Taffarel sbarca in Italia dopo cinque anni nelle file dell’Internacional. Con il Parma gioca per tre stagioni (le prime due da titolare e la terza da riserva), passando poi alla Reggiana. Tornato in patria all’Atletico Mineiro, dopo quattro stagioni si accasa al Galatasaray, club con il quale vince da grande protagonista la Coppa UEFA nel 2000. Chiude la carriera disputando altre due stagioni al Parma. È il portiere titolare del Brasile nei tre Mondiali disputati negli anni 90.

Lorenzo MINOTTI

Colonna e capitano di lungo corso del club parmense, Minotti ha giocato per nove stagioni con il club emiliano, partecipando all’ascesa della società dalla serie cadetta fino ai vertici della Serie A. Terzo giocatore per presenze nella storia del club, ha alzato da capitano la Coppa Italia del 1992, la Coppa delle Coppe e la Supercoppa UEFA del 1993 e la Coppa UEFA del 1995. Gli altri club della sua carriera sono stati Cesena, Cagliari, Torino e Treviso. Ha partecipato, senza giocare nemmeno un minuto, ai Mondiali di USA ’94.

Georges GRÜN

Anderlecht e Parma, sono stati questi i due amori calcistici di Grün, difensore, ma all’occorrenza anche mediano, capace di imporsi fin da subito come uno dei migliori stopper del nostro campionato. Con il club belga ha vinto la Coppa UEFA nel 1983, oltre a svariati titoli nazionali, mentre con il Parma ha conquistato la Coppa Italia, la Coppa delle Coppe e la Supercoppa italiana. Ha concluso la carriera giocando per una stagione nelle file della Reggiana. Con la maglia della sua nazionale, il Belgio, ha disputato una edizione degli Europei e tre edizioni dei Mondiali, diventandone anche il capitano negli ultimi anni di carriera.

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