Le rose dell’Europeo Under 21 2002: il pianto dell’Italia e l’insuperabile Cech
28 Ottobre 2022
REPUBBLICA CECA
Quella che si direbbe un’outsider, ma non troppo. Specie se si dà un’occhiata agli elementi presenti nella rosa agli ordini di mister Baranek. Basta dare una veloce scorsa ai ventidue convocati per l’Europeo e trovare tante future conoscenze del calcio continentale. A partire dalla batteria di portieri che vede Drobny (allora sotto contratto con il Panionios e futura colonna di Amburgo ed Hertha Berlino) far da dodicesimo a un giovanissimo Petr Cech, allora baluardo dello Sparta Praga prima della sua era dorata con il Chelsea. In difesa, invece, ecco Martin Jiranek della Reggina, David Hübschman che vincerà una Coppa UEFA con lo Shakhtar Donetsk, il futuro laziale David Rozehnal e Zdenek Grygera che vivrà un avvenire di alterne fortune tra Ajax e Juventus. A centrocampo spicca la presenza di Jan Polak che disputerà anche il Mondiale 2006, mentre la vera star è in attacco ed è Milan Baros, appena passato al Liverpool nel mese di gennaio. Tuttavia, l’eroe che non ti aspetti è Michal Pospisil: l’attaccante del Viktoria Zizkov, infatti, realizza la fatal doppietta che estromette l’Italia e costituisce il viatico verso la finale del Sankt Jakob’s Park di Basilea, poi vinta ai calci di rigore contro la Francia.
Che, comunque, la Repubblica Ceca sarebbe stata un osso duro per le avversarie lo si era capito sin dalle qualificazioni, chiuse al primo posto davanti a Danimarca e Bulgaria con ventisette punti raccolti sui trenta a disposizione. La qualificazione alla fase finale, invece, è rimasta in bilico per tutti i 180 minuti della sfida contro la Croazia, dopo aver difeso l’1-1 in trasferta.
Nel girone europeo i Leoni Rossi hanno ruggito meno del previsto: dopo lo 0-2 subito al debutto contro la Francia, la sfida decisiva con il Belgio è terminata con il successo di misura, mentre il botta e risposta vis-à-vis con la Grecia ha fatto temere per le sorti dei cechi più del dovuto. È una squadra umorale: così piena di talento, da rischiare di sfociare nel narcisismo. E la prova ne è il folle andamento della semifinale con l’Italia: in vantaggio per 2-0 fino a quattro minuti dal termine, gli Azzurri hanno recuperato fino ai tempi supplementari dove, buon per loro, Pospisil ha deciso la sfida contro l’Italia. Nella finale contro la Francia, invece, la Repubblica Ceca dimostra di esser maturata rispetto all’esordio, costringendo i transalpini ai calci di rigore. Fra i pali Petr Cech è insuperabile e anche grazie al rigore respinto su Julien Escudé si aggiudica il premio di miglior calciatore del torneo.
1. Jaroslav DROBNY
2. Martin JIRANEK
3. Martin HORAK
4. Petr VORISEK
5. Zdenek GRYGERA
6. Vaclav DROBNY
7. David KOBYLIK
8. Milan BAROS
9. Lukas ZELENKA
10. Stepan VACHOUSEK
11. Michal POSPISIL
12. Tomas JUN
13. Karel PITAK
14. David ROZEHNAL
15. Jan POLAK
16. Petr CECH
17. Tomas HÜBSCHMAN
18. Libor ZUREK
19. Rudolf SKACEL
20. Radoslav KOVAC
21. Tomas HRDLICKA
22. Ales CHVALOVSKY
Allenatore: Miroslav BARANEK
FRANCIA
Un cammino perfetto. Una squadra fatta per vincere. Un torneo dall’esito che sembrava scritto, rovinato sul più bello da un Petr Cech più grande di tutta la Francia. È proprio in occasione di Euro 2002 Under 21 che Raymond Domenech inizia a fare i conti con gli astri che serbano per lui un fato beffardo e questo non è che l’antipasto prima delle future avventure sulla panchina dei Bleus. Tuttavia, i transalpini hanno da recriminare, eccome. Specie dando un’occhiata al percorso netto compiuto durante l’Europeo: senza una sconfitta e con un solo gol subito durante l’intero torneo: è Christos Patsatzoglou l’unico in grado di violare la porta di Mickaël Landreau.
La rosa con cui la Francia si presenta ai nastri di partenza nella vicina Svizzera è una dichiarazione – neanche così celata – d’intenti: vincere l’Europeo. Molti dei componenti della rosa, infatti, sono titolari nei propri club già da tempo e alcuni di loro, come Steed Malbranque nel Fulham, giocano già all’estero. Sono cinque i bacini principali dai quali Domenech attinge: l’Auxerre, il Nantes, il Rennes, il Sochaux e l’Olympique Lione che sta iniziando il suo dominio in Ligue 1. Tutti gli occhi sono puntati su Sidney Govou e Peguy Luyindula, i due attaccanti dei campioni di Francia.
Entrambi danno sfoggio della loro intesa e Pierre-Alain Frau completa il reparto offensivo che segna con relativa facilità: nella partita d’esordio la Francia regola per 2-0 la Repubblica Ceca, poi è il turno della Grecia (vittoria per 3-1), mentre il 2-0 sul Belgio matura nel finale. In occasione della semifinale, invece, il 2-0 sui padroni di casa della Svizzera ammutolisce il pubblico di Basilea e dopo tre giorni, nello stesso stadio, ecco nuovamente presentarsi i cechi sul cammino dei transalpini. Il successo all’esordio fa ben sperare, ma un Petr Cech insuperabile e l’imprecisione dal dischetto nella lotteria dei rigori consegnano in maniera sorprendente l’oro agli avversari. Una beffa amarissima.
1. Mickaël LANDREAU
2. Anthony REVEILLERE
3. Julien ESCUDÉ
4. Jean-Alain BOUMSONG
5. Mathieu BERSON
6. Jeremie BRECHET
7. Olivier SORLIN
8. Julien SABLE
9. Sidney GOVOU
10. Steed MALBRANQUE
11. Peguy LUYINDULA
12. Sylvain ARMAND
13. Pierre-Alain FRAU
14. Matthieu DELPIERRE
15. Philippe MEXES
16. Damien GREGORINI
17. David DI TOMMASO
18. Benoît PEDRETTI
19. Camel MERIEM
20. Lionel MATHIS
21. Cyril CHAPUIS
22.Remy VERCOUTRE
Allenatore: Raymond DOMENECH
GRECIA
Attenzione alle etichette. Infatti, nella selezione di mister Andreas Michalopoulos che tutti indicano come Cenerentola del torneo, si intravedono (seppur ancor sbiaditi) i contorni di una nazionale che, dopo due anni, conquisterà incredibilmente l’Europeo portoghese del 2004. Infatti, ci sono già cinque calciatori (Charisteas, Kafes, Katsouranis, Papadopoulos e Seitaridis) fra quelli che Otto Rehhagel porterà in cima al Vecchio Continente. Durante il girone di qualificazione gli ellenici dimostrano di quale pasta siano fatti, battendo la Germania e l’Inghilterra e conquistando il secondo posto. In vista dei play-off, invece, il match con la Turchia termina con un complessivo 4-2: vittoria per 3-0 in casa e sconfitta indolore per 1-2 al ritorno.
Molti elementi giocano già all’estero. Tutti sono pronti a scommettere sul futuro di Eustathios Tavlaridis: il difensore, infatti, è già nell’orbita dell’Arsenal. Il capocannoniere è Dimitrios Papadopoulos: l’attaccante ha segnato sette reti in altrettanti match con la selezione greca, tanto da guadagnarsi la chiamata del Burnley. In Italia, invece, gioca da diverso tempo Lampros Vaggelis con Siena e Verona. Altri, invece, ben presto giungeranno nel Belpaese: lo stesso Papadopoulos nel Lecce, Konstantinos Loumpoutis e Vangelis Nastos al Perugia e Giorgios Kyriazis che, in sette anni, vestirà le maglie di Catania, Arezzo, Triestina e Salernitana.
Il cammino della Grecia nel torneo, però, si ferma al primo turno, durante il quale conquista soltanto un punto nell’ultimo match contro la Repubblica Ceca (1-1), dopo aver subito due sconfitte per mano del Belgio (1-2) e della Francia (1-3).
1. Stefanos KOTSOLIS
2. Christos PATSATZOGLOU
3. Konstantinos LOUMPOUTIS
4. Kostas KATSOURANIS
5. Eustathios TAVLARIDIS
6. Sotiris KYRGIAKOS
7. Ioannis AMANATIDIS
8. Giourkas SEITARIDIS
9. Dimitrios PAPADOPOULOS
10. Giorgos THEODORIDIS
11. Georgios KAZANTZIS
12. Giannis LIOURDIS
13. Vangelis NASTOS
14. Georgios KYRIAZIS
15. Angelos CHARISTEAS
16. Nikolaos ANASTASOPOULOS
17. Pantelis KAFES
18. Dimitris SALPINGIDIS
19. Minas PITSOS
20. Anestis AGRITIS
21. Lampros VAGGELIS
22. Spyros VALLAS
Allenatore: Andreas MICHALOPOULOS
Nando Di Giovanni
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