Privacy Policy Coppa delle Coppe: l'ultima storica partita tra Lazio e Mallorca

L’ultima serata di gala della Coppa delle Coppe: i protagonisti di Lazio-Mallorca

19 Maggio 2020

Vicente ENGONGA

Il mediano Vicente Engonga tenta di contrastare l'azione di Marcelo Salas nella finale di Coppa delle Coppe
Il mediano Vicente Engonga tenta di contrastare l’azione di Marcelo Salas
Credits: Mark Sandten – Bongarts – Getty Images

Originario della Guinea Equatoriale, Vicente Engonga nasce in Spagna nel 1965. Debutta in Liga con il Real Valladolid, dove resta un solo anno. Lo preleva prima il Celta Vigo, poi il Valencia, in cui si afferma come osso duro del centrocampo. Giunge a Mallorca nell’estate del 1997, e ci resta fino al 2003, prima di vivere una parentesi al Real Oviedo e di concedersi un’esperienza inglese, al Coventry City. Vanta tredici presenze con la nazionale spagnola, e un gol. Oggi coordina il settore giovanile del Kitchee, squadra facente parte della Hong-Kong Premier League.

Ariel Miguel IBAGAZA

L’argentino Ariel Ibagaza non riuscirà a dare un contributo decisivo per le sorti della sua squadra in Coppa delle Coppe
Credits: Eric Renard – Onze – Icon Sport

Senza ombra di dubbio il calciatore con più talento all’interno della rosa della squadra di Hector Cuper. Centrocampista di bassa statura – 166 cm – ma dotato di un ottimo piede destro, riesce ad affermarsi nel calcio europeo che conta. Nel 2003, dopo cinque stagioni passate a Mallorca, si trasferisce all’Atlético Madrid, dove gioca novantacinque partite e segna sei gol, in tre stagioni. Ritornerà a Mallorca per due anni, dal 2006 al 2008, prima di affermarsi al Villarreal. Nel 2011, prova l’esperienza in Grecia, prima all’Olimpiakos, poi al Panionios, in cui concluderà la carriera. Attualmente si occupa del settore giovanile dell’Olimpiakos, squadra a cui è rimasto legato.

Jovan STANKOVIC

Matias Almeyda contrasta Jovan Stankovic mentre alle loro spalle li insegue Ariel Ibagaza

Se chiedete a un tifoso maiorchista di stilarvi una lista di leggende del proprio club, non si dimenticherà di inserire Stankovic, ala sinistra dotata di un tiro potente e preciso. Il serbo, classe 1971, è stato un elemento imprescindibile negli anni d’oro del Mallorca. Vi trascorre sei anni: nel 1995 arriva dalla Stella Rossa di Belgrado, club dove è cresciuto, e rimane legato al club spagnolo fino al 2001, quando viene trasferito a Marsiglia, dove vive un’esperienza anonima. Torna in Spagna dopo sei mesi, prima all’Atletico Madrid e poi nuovamente a Mallorca, dove passa un altro anno. Si ritira nel 2006. 

DANI Garcia Lara

Sono passati solo undici minuti, ma il risultato è già sull’1-1. Merito di Dani che ha appena riequilibrato le sorti della finale di Coppa delle Coppe, battendo Marchegiani

Dani Garcìa è il bomber del club nella stagione 1998-99. Del settore giovanile del Real Madrid, vince con la Spagna Under 16 la medaglia d’oro agli Europei Under 21 tenutisi in Italia. Dopo l’ottima stagione a Mallorca – dodici gol in trentasei partite – viene chiamato dal Barcellona di Louis Van Gaal, che lo paga circa venticinque milioni di pesetas. Circa quindici milioni di euro al cambio attuale. Il primo anno lo passa bene, poi alcuni screzi con i nuovi allenatori e qualche compagno blaugrana lo costringono al trasferimento per una stagione al Real Saragozza e successivamente all’Espanyol, ma non riuscirà più a trovare la via del gol con facilità.

Leonardo Angel BIAGINI

Duello aereo per l’attaccante argentino, Leonardo Biagini, che contende il pallone a Sinisa Mihajlovic e Roberto Mancini
Credits: Neal Simpson – EMPICS – via Getty Images

Attaccante di origini italiane, Biagini cresce nel settore giovanile del Newell’s Old Boys. Approda in Europa all’Atlético Madrid, dopo aver vinto il campionato mondiale riservato agli Under 20 con la sua Argentina. Si trasferisce al Mallorca nel 1998, dove trascorre tre stagioni, segnando tredici gol in sessanta presenze. Nel 2002 lo acquista il Porstmouth, ma l’esperienza inglese non sarà felice, e dopo sei mesi tornerà al Mallorca. Prima di chiudere la carriera all’Arsenal Sarandì – dove gioca una stagione insieme al Papu Gomez – si rende protagonista con lo Sporting Gijon, dove dal 2004 al 2006 segna tredici reti in quarantasei partite.

Veljko PAUNOVIC – entrato al 73’

Il serbo Veljko Paunovic non riuscirà ad incidere nell’economia della finale di Coppa delle Coppe
Credits: Tony Marshall – EMPICS – via Getty Images

Attaccante serbo molto promettente, fu acquistato dall’Atletico Madrid nel 1996, quando il ragazzo non aveva ancora vent’anni. I colchoneros passeranno annate a spedirlo in prestito a svariate squadre, nella speranza di vederlo esplodere definitivamente. La stagione 2002/03 sembrò essere quella della (s)volta buona: al Tenerife, in Segunda Division, segna diciotto gol in trentotto incontri. L’Atletico lo lancia, l’anno dopo, ma il serbo non conferma, concludendo la stagione con sole cinque realizzazioni in trentacinque presenze. Adesso fa l’allenatore (ha vinto il mondiale Under-20 con la Serbia nel 2015).

Birmingham, 19 maggio 1999 – Villa Park

Finale di Coppa delle Coppe: LAZIO – MALLORCA  2-1  (1-1)

LAZIO: Marchegiani; Pancaro, Nesta, Mihajlovic, Favalli; Stankovic (56’ Sergio Conceição), Almeyda, Mancini (90’ Fernando Couto), Nedved (84’ Lombardo); Salas, Vieri. A disposizione: Ballotta, Negro, Gottardi, De La Peña. Allenatore: Eriksson.

MALLORCA: Roa; Olaizola, Marcelino, Siviero, Soler; Lauren, Engonga, Ibagaza, Stankovic; Dani, Biagini (73’ Paunovic). A disposizione: Cesar Galvez, Fernando Niño, Carreras, Paco Soler, Carlitos, Ariel Lopez. Allenatore: Cuper.

Arbitro: Günter Benkö (Austria)

Reti: 7’ Vieri (Lazio), 11’ Dani (Mallorca), 81’ Nedved (Lazio)

Ammoniti: Marchegiani, Mihajlovic e Vieri (Lazio); Siviero (Mallorca)

di Cosimo Bartoloni