Privacy Policy Da Butragueño a Raul, da Chendo a Salgado, da Del Bosque a Makelele: viaggio in trent’anni di Real Madrid. Tre formazioni per un pezzo di Storia del Calcio - Pagina 5 di 9

Da Butragueño a Raul, da Chendo a Salgado, da Del Bosque a Makelele: viaggio in trent’anni di Real Madrid. Tre formazioni per un pezzo di Storia del Calcio

6 Marzo 2021

Christian PANUCCI

Titolare nella finale (vinta) di Coppa dei Campioni del 1997-98, titolare nella sfida di Coppa Intercontinentale contro il Vasco da Gama del 1998, e trofeo alzato. Niente male per il terzino destro di Savona, scuola rossoblù, tra i difensori più vincenti del nostro calcio. Arriva al Bernabeu nel mercato invernale del 1997, c’è Capello sulla panchina merengues: insieme vincono la Liga. Fabio va via, Christian resta e mantiene il suo ruolo di padrone della fascia, vincendo Supercoppa di Spagna, Coppa dei Campioni (o Champions League, che dir si voglia) e vincendo la Coppa Intercontinentale. Quasi tre stagioni, tante buone prestazioni e tanti titoli prima di tornare in Italia con la maglia dell’Inter. 

Fernando REDONDO

Tanto bello a vedersi, quanto lento e fragile. Tra i migliori interpreti del centrocampo madridista di quegli anni, Fernando detta i tempi del gioco del Real Madrid per anni, vincendo un paio di Coppe dei Campioni, due campionati e una Coppa Intercontinentale. Nella memoria di tutti la straordinaria giocata ad Old Trafford contro il Manchester United, un geniale colpo di tacco per liberarsi del povero Berg e servire a Raul il più facile degli assist. Un giocatore intelligente e veloce di pensiero, che non ha mai avuto bisogno di essere veloce anche nella corsa. 

José Emilio AMAVISCA

Sottovalutato. Ci piace inserirlo in questo undici che vi proponiamo, perché il buon Amavisca si ferma al Bernabeu dal 1994 al 1999, non fallendo mai quando chiamato in causa e fornendo sempre prestazioni tutte cuore e tecnica, senza mai sfigurare nel contesto stellare in cui si è trovato a giocare. Perché abbiamo scelto José? Perché in una squadra non servono tutti fenomeni, ma anche ottimi comprimari, giocatori che magari non entrano nella fantasia per le giocate ma nei cuori per la grinta, il talento, l’abnegazione e l’attaccamento alla maglia. E la sua esultanza, permetteteci, ci piace ancora parecchio. Ci perdonino pure gli altri, su tutti l’ex Sampdoria Karembeu, che comunque è bello ricordare perché veramente nostalgia pura.

 Clarence SEEDORF

Degno componente di tanti centrocampi della storia del Real, Seedorf a Madrid ha conosciuto onori e gloria, ottimo viatico per prepararsi ai trionfi milanisti. Al Bernabeu Clarence trova Fabio Capello, con lui vince la storica Liga del 1996-97. L’anno successivo è protagonista nella vittoriosa Champions League nella sua Amsterdam ArenA contro la Juventus, vincendo poi anche la Coppa Intercontinentale. Potente, intelligente, classe e grinta: tra i migliori centrocampisti passati al Real Madrid, e tra quelli più vincenti di sempre. Chiedere conferma dalle parti di San Siro (sponda Milan).