Privacy Policy I 10 calciatori che sono riusciti nell'impresa di giocare sia a Bergamo, Brescia che a Milano - Pagina 2 di 3

I 10 calciatori che sono riusciti nell’impresa di giocare sia a Bergamo, Brescia che a Milano

13 Ottobre 2021

FILIPPO MANIERO

Milan-Verona, Maniero: “Che ricordi. Rossoneri candidati allo scudetto” -  Pianeta Milan

Bomber di razza del calcio di provincia, Maniero è stato un autentico nomade del nostro calcio, avendo militato in ben 15 diverse compagini durante l’arco della sua carriera. Le due piazze con cui ha avuto un
rapporto più simbiotico sono state però sicuramente Padova e Venezia. Con i biancoscudati ha esordito tra i professionisti nel 1990 e conquistato la storica promozione nel 1994, mentre con la compagine lagunare è stato protagonista della fantastica salvezza della stagione ’98/’99. Gli altri club della sua carriera sono stati: Atalanta (con cui ha esordito in serie A nel novembre ’90), Ascoli, Sampdoria, Hellas Verona, Parma, Milan, Palermo, Brescia, Torino, Rangers, Piovese, Legnarese e Casalserugo.

FRANCESCO ZANONCELLI

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Difensore classe 1967, Zanoncelli ha completato il suo percorso di formazione nelle giovanili del Milan, esordendo in serie A con i rossoneri il 23 novembre 1986 nella vittoria casalinga contro l’Avellino.
Terminata la stagione viene ceduto all’Empoli, iniziando poi una lunga serie di trasferimenti che lo porteranno a vestire le maglie di: Monza, Atalanta, Brescia, Padova, Ascoli, Lecce, Cagliari, Genoa, Crotone e Spal. Con la maglia dell’Under 21 ha invece preso parte agli Europei di categoria del 1988 e del
1990.

ALESSIO CERCI

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Considerato uno degli astri nascenti del calcio mondiale ai tempi delle giovanili della Roma, Alessio Cerci ha disatteso tali aspettative, mostrando solo a sprazzi tutto il suo potenziale. Dopo 3 stagioni facendo la spola tra Primavera e prima squadra in maglia giallorossa, viene ceduto in prestito in serie B per farsi le ossa prima al Brescia e poi al Pisa, terminando in seguito il suo periodo di formazione all’Atalanta. Tornato in pianta stabile alla Roma, non riesce però ad imporsi, venendo così ceduto a titolo definitivo alla Fiorentina. Nei 2 anni in riva all’Arno trova finalmente continuità, ma non conquista mai totalmente il cuore dei tifosi viola. Viene così prelevato dal Torino, squadra con cui si consacra come una delle migliori ali del nostro campionato. È però solo una breve parentesi, perché già dal successivo passaggio all’Atletico Madrid torna a mostrare grande incostanza di rendimento, non riuscendo più ad esprimersi ad alti livelli.