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I 21 portieri trafitti da Baggio in Nazionale

28 Aprile 2020

Budapest, 17 ottobre 1990: Zsolt PETRY – Qualificazioni Euro 1992: UNGHERIA-ITALIA 1-1

Zsolt Petry è stato un portiere girovago, giocando per ben dodici squadre diverse nella sua carriera, con l’esperienza più longeva tra i pali del Gent, in Belgio. Un episodio singolare che risulta emblematico del carattere di Petry è quello che accadde prima dell’amichevole tra Ungheria e Stati Uniti nel marzo 1990. Quando seppe che non avrebbe giocato, chiamò da parte il commissario tecnico Maszoly e gli disse: «Sono il miglior portiere di Ungheria, non faccio il secondo a nessuno». E se andò dall’allenamento. Sei mesi più tardi, alla prima partita ufficiale dei magiari, tornò regolarmente in campo e rimase il titolare fino al 1996. Oggi Petry è allenatore dei portieri dell’Hertha Berlino.

Foggia, 21 dicembre 1991: Michalis CHRISTOFI – Qualificazioni Euro 1992: ITALIA-CIPRO 2-0

Subì il gol di Roberto Baggio al Pino Zaccheria di Foggia, dopo esser stato messo fuori causa da una sortita offensiva di Baresi. L’estremo difensore aveva soltanto ventidue anni all’epoca ed era alla sua seconda partita con la Nazionale. Militava nell’Apollon Limassol, club cipriota con cui è rimasto fino al 1997, quando passò all’altra squadra della città dell’isola, l’AEL Limassol. La sua esperienza con il Cipro conta ventuno presenze, tra il 1991 e il 1997, mentre con i club ha giocato anche la Coppa dei Campioni e la Coppa UEFA. Nel 1993 giocò contro l’Inter di Osvaldo Bagnoli in due match: l’andata vinta dai nerazzurri 1-0 a San Siro e il ritorno pareggiato 3-3 a Limassol.

Cesena, 22 aprile 1992: Pierluigi BENEDETTINI – Amichevole: ITALIA – SAN MARINO 4-0

Nel primo incontro tra la Nazionale azzurra e San Marino, Benedettini non poté nulla né sull’ennesima punizione magistrale di Roberto Baggio, né sul secondo gol, saltato dal dribbling fulmineo del Divin Codino. A livello di club Pierluigi ha giocato per quattordici stagioni a livello dilettantistico nel San Marino Calcio, mentre svolgeva la sua professione primaria nell’azienda di famiglia che si occupa di trasporti. Ha avuto, nel corso della sua carriera calcistica, l’onore di parare un rigore a David Platt a Wembley, nel 1993. Fa parte di una famiglia di portieri, visto che oggi il nipote Elia milita nel Novara con il ruolo di estremo difensore.

Torino, 25 marzo 1992: Bodo ILLGNER – Amichevole: ITALIA-GERMANIA 1-0

Bodo Illgner è uno dei portieri più vincenti della storia del calcio tedesco. Undici anni da muro del Colonia, una squadra che riuscì ad arrivare in finale di Coppa UEFA due volte, battuta però in entrambi i casi dal Real Madrid. Proprio alle Merengues si trasferì nel 1996, dove alzò due volte la Champions League, la prima da titolare ai danni della Juventus nel 1998, l’altra da riserva di Iker Casillas nel 2000. Conquistò da numero uno il Mondiale con la Nazionale tedesca nel 1990, parando in semifinale il rigore decisivo a Stuart Pearce, contro l’Inghilterra. In seguito a dissidi con il commissario tecnico, Berti Vogts, decise di lasciare Die Mannschaft a ventisette anni, mentre si ritirò dal calcio a trentaquattro anni.