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I 21 portieri trafitti da Baggio in Nazionale

28 Aprile 2020

Porto, 24 febbraio 1993: VITOR BAIA – Qualificazioni Mondiali 1994: PORTOGALLO-ITALIA 1-3

Vitor Baia è uno dei portieri più illustri della storia del calcio portoghese. Esordì con la maglia dei lusitani nel 1990 contro gli Stati Uniti e fu la prima di una lunga serie di ottanta partite tra i pali della sua Seleção das Quinas. Considerato tra i colpevoli del fallimento del Portogallo nel mondiale nippo-coreano del 2002, nonostante in realtà avesse ben figurato, venne escluso dal commissario tecnico Felipe Scolari nelle convocazioni successive. Non venne chiamato neanche quando vinse la Champions League con il Porto nel 2004, venendo escluso proprio dall’Europeo lusitano. Nonostante i problemi fisici, viene ricordato in maniera più che positiva anche al Barcellona, dove giocò dal 1996 al 1999.

Trieste, 14 aprile 1993: Mart POOM – Qualificazioni Mondiali 1994: ITALIA-ESTONIA 2-0

Credits: Stuart Franklin/Getty Images

Mart Poom è probabilmente il miglior portiere della storia dell’Estonia e uno dei giocatori più rappresentativi del piccolo Stato dell’ex Unione Sovietica, tanto da essere nominato giocatore estone più forte degli ultimi cinquant’anni nel 2003. Giocò per gran parte della sua carriera in Inghilterra, indossando le casacche di Portsmouth, Derby County, Sunderland – con il quale segnò anche un gol – Arsenal e Watford. Con la sua Nazionale scese in campo per ben 120 volte.

Boston, 5 luglio 1994: Peter RUFAI – Coppa del Mondo 1994: NIGERIA-ITALIA 1-2 d.t.s.

Battuto due volte dal suo idolo. «Tu per me sei una leggenda» disse a Roberto Baggio in un’intervista nel 2017. Peter Rufai, figlio del Re Rufai di Idimu, regione della città di Lagos, ha viaggiato e giocato in Benin, Belgio, Olanda, Portogallo e Spagna, con le maglie di Hercules Alicante e Deportivo la Coruña. Venne convocato al Mondiale 1994 come terzo portiere, ma gli infortuni di Agbonavbare e Agu gli aprirono le porte. All’esordio nella competizione iridata era alla terza partita con la Nigeria e indossò la fascia da capitano, simbolo di quanto la personalità di Rufai fosse prominente. Partecipò, da titolare, anche al Mondiale francese del 1998.

Boston, 9 luglio 1994: Andoni ZUBIZARRETA – Coppa del Mondo 1994: ITALIA-SPAGNA 2-1

Credits TIM CLARY/AFP/Getty Images

Il basco è stato uno dei simboli del calcio spagnolo per tutti gli anni ’90 per le sue abilità tra i pali unite al suo carisma. Portiere dell’Athletic Bilbao prima e del Barcellona poi, ha concluso la sua carriera al Valencia, giocando sempre ad altissimo livello. Nel 1987 vinse il trofeo Zamora, per il miglior portiere della stagione. Era un portiere che prediligeva l’efficacia, rispetto alla spettacolarità, latitando dal punto di vista di costruzione del gioco con piedi. Rappresentò le Furie Rosse per ben quattro Mondiali: 1986, 1990, 1994 e 1998. I milanisti lo ricordano per il pallonetto subito da Savicevic nella finale di Coppa dei Campioni nel 1994.