Privacy Policy I guastafeste delle partite inaugurali tra Mondiali ed Europei - Pagina 2 di 3

I guastafeste delle partite inaugurali tra Mondiali ed Europei

4 Marzo 2021

FRANÇOIS OMAM-BIYIK – Camerun-Argentina 1-0 – Italia ’90

L’Argentina campione in carica, otto anni dopo l’amaro debutto firmato Vandenbergh al Mondiale spagnolo, ricadde su un’altra buccia di banana. Nel match inaugurale di Italia ’90 stavolta è Omam-Biyik a saltare oltre qualsiasi limite umano. Lo spiovente di Makanaky sembra evidentemente fuori misura. Per tutti. Tranne per l’attaccante camerunense, che vola in cielo ad impattare il pallone con la testa per spedirlo alle spalle di un incredulo Pumpido. È un gol straordinario, che continua ancora oggi ad essere ammirato – per la qualità del gesto atletico – e ricordato per l’importanza che ha assunto oltre il semplice risultato. Il calcio africano, da quel momento, diventa senso di appartenenza e riscatto sociale, dove anche l’ultimo degli ultimi può finalmente sentirsi parte integrante di una società ancora troppo elitaria. E non per niente, quella stessa sera, la vittoria in nove contro undici dei Leoni Indomabili fece impazzire di gioia le strade di Yaoundé, la capitale camerunense.

KUBILAY TÜRKYILMAZ  Inghilterra-Svizzera 1-1 – Euro ’96

Nella cornice imponente di Wembley, lo stadio che più di tutti fa da teatro alla narrazione calcistica inglese, va in scena l’atto primo del campionato europeo del ’96. L’Inghilterra di Terry Venables debutta contro la Svizzera di Türkyilmaz, Sforza e Chapuisat, e ci tiene da matti a partire con il piede giusto nel contesto di una competizione, tanto importante quanto sentita. Soprattutto se ad organizzare la manifestazione sportiva sono gli stessi padroni di casa. E ad aprire le danze ci pensa il centravanti per eccellenza: Alan Shearer. Pallone filtrante di Paul Ince e destro fulminante sotto la traversa della punta inglese che, di lì a poco, sceglierà di fare la storia indossando la casacca del Newcastle. Il vantaggio però non sciolse gli animi degli elvetici, che invece si proiettarono sempre più in avanti, fino a conquistandosi il calcio di rigore per il fallo di mano di Pearce e trasformato dal sempreverde Türkyilmaz. Rincorsa orientata sul mancino, palla da una parte e Seaman dall’altra. Auguri Kubi!