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I laureati più famosi dell’Academy: Jermain Defoe l’ultimo di una gloriosa serie

7 Ottobre 2020

Jermain DEFOE

È forse il centravanti per eccellenza della storia del West Ham. Festeggia oggi trentotto anni e lo fa giocando ancora con la gloriosa maglia dei Rangers Glasgow agli ordini di Steven Gerrard. Si avvia verso la fine della carriera, una storia cominciata con il Charlton Athletic, che lo apprezza con la maglia del Senrab F.C. – fucina londinese di talenti, su tutti Lee Bowyer, John Terry, Ashley Cole e Ledley King – e che continua con il West Ham, che Defoe sceglie per la sua vita da professionista. La firma con l’Academy è a sedici anni: l’esordio è di quelli col botto, nel settembre del 2000 in Coppa di Lega contro il Walsall, dove segna l’unico gol della gara. Harry Redknapp fiuta la nuova scoperta, e lo manda a giocare un anno con il Bournemouth. Torna ad Upton Park nel 2001 e ci resta fino al 2004: gol e tante buone giocate prima delle schermaglie dopo la retrocessione del 2003. Nel gennaio successivo Defoe va al Tottenham, dove resta fino al 2014 con la parentesi di un anno al Portsmouth. Qualche apparizione in MLS con il Toronto prima del ritorno in patria. Sunderland, Bournemouth e adesso Rangers, per una storia che sembra non voler finire mai. 

Sliding Doors: Sol Campbell e John Terry

Porte che si chiudono e che si aprono, quelle Sliding Doors che inevitabilmente portano a pensare “Cosa sarebbe successo se…”. Ecco, cosa sarebbe successo se due tra i più grandi difensori della storia del calcio inglese avessero proseguito la loro avventura nell’Academy del West Ham? Parliamo di Sol Campbell e John Terry. Il primo ha giocato nelle giovanili del West Ham prima di approdare al Tottenham nel 1989 e affermarsi come difensore centrale di assoluto valore. Il secondo, volto che fa parte della storia del Chelsea, è stato nelle giovanili dell’Academy fino a quattordici anni – il papà di John è un appassionato tifoso degli Hammers – quando firma per il Chelsea: Terry, che nasceva centrocampista centrale, viene schierato al centro della difesa in una partita. È la svolta della sua carriera: il primo contratto da professionista con il Chelsea arriva a diciassette anni, l’esordio è con Vialli in panchina. Il resto è decisamente storia.  

È la storia di un settore giovanile che funziona, e che forse è il migliore dell’intera Inghilterra. Fa pensare che tutto questo lavoro nelle giovanili non si sia quasi mai riversato sulla prima squadra, portando trofei e buoni risultati agli Hammers. Restano i giocatori “regalati” al calcio inglese, resta l’amore smodato di una tifoseria tra le più calde del Regno. E che raramente perdona: ci sono parecchi cori cantati sugli spalti che vedono protagonisti, loro malgrado, Lampard e Cole, rei di aver scelto il Chelsea per proseguire la loro carriera. Ma fa parte del gioco, lo sanno loro e lo sanno i tifosi. E lo sanno alle giovanili dell’Academy, che di certo non smetterà di formare talenti. Per il West Ham. Per gli Hammers. Anzi, per essere corretti verso la tifoseria e verso un passato glorioso e nostalgico: per gli Irons. E dunque, più che mai, Up the Irons! (con sottofondo dei Maiden, ovviamente: Steve Harris sarà fiero di noi). 

Yari Riccardi