Privacy Policy La Top 11 VS la Flop 11 di Gaucci, ne è uscito un capolavoro

La Top 11 VS la Flop 11 di Gaucci, ne è uscito un capolavoro

29 Aprile 2020

EMERSON Pereira da Silva

Il talentuoso metronomo partecipa da giovanissimo alle vittorie del San Paolo in Brasile, conquistando Libertadores e Coppa Intercontinentale al fianco di futuri campionissimi come Juninho Paulista, Cafu e Rogerio Ceni. Arriva a Perugia qualche anno dopo, nel 1998, con grandi aspettative, dichiarazioni importanti e promesse ai tifosi. Di presenze ne farà solo due, ma c’è chi giura di averlo visto più volte in gran forma nelle serate della movida umbra.

Pablo Horacio GUIÑAZÙ

Quel pasticciaccio brutto del Renato Curi. Eh sì, perché il suo trasferimento è stato oggetto di ricorsi alla FIFA e carte bollate. Roba da Azzeccagarbugli che impedisce agli umbri di schierare in campo il più grintoso della new generation del Newell’s Old Boys. Giunge insieme a Paris per una cifra che dovrebbe ammontare intorno ai quattro miliardi, ma qualche “problematica” ne impedisce lo schieramento. L’overdose di naftalina – rimane confinato forzatamente fuori rosa per alcuni mesi – ne condiziona necessariamente le prestazioni in campo e del guerriero che si era messo in mostra oltreoceano si perdono le tracce. Si ritroverà anni dopo nell’Internacional di Porto Alegre.

MA Ming Yu

Primo calciatore cinese ad essere acquistato da una squadra italiana. Un’operazione di marketing dal costo di un miliardo di lire che avvicina il mondo orientale al nostro campionato, ma non si rivela altrettanto efficace dal punto di vista tecnico: il trequartista ventisettenne gioca solo uno scampolo di partita in Coppa Italia, contro la Salernitana. Si guadagna inoltre il soprannome di Nonno nello spogliatoio, per via dei suoi tratti somatici che dimostravano una età ben superiore a quella dichiarata. Il mistero vige tutt’ora.

Al Saadi GHEDDAFI

Terzo figlio di Mu’ammar Gheddafi, ex leader libico, tra i suoi vari interessi spicca la passione per il calcio. Dopo esperienze in patria, Luciano Gaucci decide di dare al giovane attaccante la possibilità di misurarsi con il calcio che conta, nel 2003. Scende in campo contro la Juventus, di cui al tempo era socio e grande tifoso, prima di risultare però positivo ad un controllo antidoping che lo terrà lontano dai campi per mesi. In Italia vestirà successivamente anche le maglie di Sampdoria e Udinese, totalizzando una sola presenza e scatenando numerose polemiche per la vita decisamente sfarzosa e goduriosa condotta fuori dal campo.

Jaime Ivan KAVIEDES

Il suo collocamento nella Flop 11 ha suscitato non poche divisioni. Globetrotter del gol o talento mai esploso? La versione di Ivan in quel di Perugia ci restituisce un ragazzo di neanche ventuno anni giunto dall’Ecuador con i crismi del bomber inarrestabile. Effettivamente con l’Emelec ha una media di oltre un gol a partita, ma il suo arrivo in Italia si rivela più duro per il giovane sudamericano. Gioca con Nine sulle spalle, litiga con Zé Maria e si concede una vacanza di due settimane “per ripicca”. Però nei sei mesi in Umbria va a segno contro Inter, Juventus, Fiorentina e Sampdoria. Nelle altre sfide, però, non eccedeva per “generosità”. Sarà una colonna dell’Ecuador e suo ambasciatore in giro per il mondo.