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Livello Nostalgia: Gigi Marulla. Una carrellata di emozioni dedicata ai nostalgici di Cosenza

8 Dicembre 2021

Aniello PARISI

Dalle parti di Cosenza il nome di Parisi suscita sentimenti di amore viscerale. Veste la casacca rossoblù 210 volte in tre fasi della carriera. Giunge la prima volta nell’autunno 1997 e lì rimane fino al 2003 – esclusa una parentesi al Crotone nel 1999-00 – per tornare nel 2007 quando i Lupi ripartono dalla Serie D.

Giovanni PASCHETTA

È una delle bandiere del Cosenza. Cresciuto nel vivaio dei Rossoblù, con cui esordisce fra i cadetti nel 1993, resta nell’orbita dei Lupi della Sila fino al 2003. Nel mezzo si registrano i passaggi in prestito all’Atletico Catania (1997), al Crotone (1999-00) e al Cittadella (2002). Lascia la Calabria dopo 157 partite.

Giovanni PISANO

L’attaccante siracusano segna le sue ultime reti in Serie B con la casacca del Cosenza addosso. Giunge al San Vito nell’ottobre 1999 con Bortolo Mutti alla guida dopo il biennio al Pescara. In un anno e mezzo mette a segno dodici reti in quarantanove partite prima di essere ceduto in C1 allo Spezia.

Vincenzo RICCIO

È uno dei pilastri su cui si regge il centrocampo cosentino nella seconda metà degli anni ’90. Riccio viene prelevato dalla Fidelis Andria in vista della stagione 1995-96 e resta fino all’ottobre del 2001 quando passa alla Pistoiese dopo aver messo assieme 149 presenze e due reti in campionato.

Antonio SCONZIANO

È il 1993 quando il terzino destro viene prelevato dall’Avellino. Nella sua prima esperienza a Cosenza fa registrare trentatré presenze, mettendo due reti a referto. Ritorna per una sola stagione al San Vito dopo tre anni durante i quali ha vestito le maglie di Perugia, Acireale e Padova, con cui ha esordito in Serie A.

Luigi SIMONI

Nel 1984 viene prelevato il portiere diciannovenne dal Comacchio. E resta a Cosenza fino al 1989 quando viene ceduto al Pisa. Detiene il record d’imbattibilità (684 minuti) stabilito nel 1987-88, prima della stagione in cui solo la classifica avulsa priva i Lupi della chance di disputare gli spareggi per la promozione in A.

Francesco STATUTO

L’anno trascorso a Cosenza lo consacra e certifica il pieno ritorno all’attività dopo un brutto infortunio patito al debutto fra i cadetti con maglia della Casertana. Nel 1992-93 fa registrare ventinove presenze e una rete, prima di tornare a Roma ed essere ceduto all’Udinese nell’ambito del passaggio di Balbo in giallorosso.

Pietro STRADA

È il mese di ottobre del 2000 e Pietro Strada sta tentando di ritrovarsi dopo il tremendo infortunio che ne ha bruscamente interrotto l’ascesa qualche anno prima con il Parma. Bortolo Mutti lo impiega ogni volta che può e grazie al suo contributo il Cosenza culla il sogno della promozione in Serie A.

Tomaso TATTI

L’attaccante sardo giunge a Cosenza nel 1995 dopo due buoni campionati con il Matera. Con i Rossoblù viene impiegato nel ruolo di seconda punta, ma spesso e volentieri finisce in doppia cifra. Resta in Calabria fino al 2002, esclusa la parentesi nel 2000-01 col Perugia in Serie A, dopo quarantadue gol in 171 presenze.

Alberto URBAN

Il centrocampista fa parte della generazione d’oro che alla fine degli anni ’80 – con Di Marzio e Giorgio alla guida tecnica – sfiora la doppia promozione dalla Serie C1 alla A. In tre anni al San Vito, Urban segna ben quattordici gol in novantasette presenze che gli spalancano la chiamata del Genoa di Scoglio in Serie A.