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I 105 giocatori che hanno partecipato al raduno di Operazione Nostalgia

5 Marzo 2020

Damiano TOMMASI

Al centro della Roma scudettata di Fabio Capello, quella dei fenomeni, quella di Totti, Montella, Batistuta, Samuel e Emerson, c’era questo ragazzo riccio, tanto buono fuori dal campo quanto ostico a centrocampo. Cantava e portava la croce, per riprendere una delle tante pagelle positive sui quotidiani di quegli anni: Damiano Tommasi, l’Anima Candida dei giallorossi, è stato tra i protagonisti a Cesena, nella sfida contro gli assi della Liga.

Max TONETTO

Terzino vecchia scuola, tutto corsa e sovrapposizioni, il buon Max è stato simbolo a Lecce e ottimo protagonista a Roma, dove con i giallorossi ha partecipato anche alla Champions League. Il simpatico T-Max, questo il soprannome dato dai tifosi, era con noi sia a Roma che a Nardò, nel cuore di quel Salento che tanto ha amato e dove tanto amore ha ricevuto.

Sandro TOVALIERI

Il Cobra ha bisogno di ben poche presentazioni. Romano, compagno di Giuseppe Giannini nella Primavera giallorossa, la sua leggenda nasce nei primi anni ’90 sui campi delle “piccole grandi” del nostro campionato. Ancona e Bari le tappe più importanti della sua carriera: in Puglia segna, perfetta componente di un magico tridente con Igor Protti e Miguel Guerrero. Cobra una volta, Cobra per sempre: lo ha dimostrato il calore con cui è stato accolto nei raduni di Roma e Nardò. Sandro, uno di noi!

Fabian VALTOLINA

Ala come non ne fanno più, Valtolina ha legato la sua carriera nella provincia dei campionati italiani, ed è per questo che ci piace tanto, ed è per questo che era con noi a Milano, Parma e infine Cesena. Fabian è nostalgia pura con le maglie di Piacenza e Venezia, ed ha al suo attivo pure un gol in rovesciata. Per informazioni chiedere alla Roma.

Giorgio VENTURIN

Torino, sponda granata, e Lazio, gli amori della vita calcistica del buon Venturin, metronomo di centrocampo tutta sostanza e pochi fronzoli. Fortemente voluto da Zeman a Roma, dove vince Coppa Italia, Supercoppa Italiana e Coppa delle Coppe, è stato ottimo comprimario nell’ottimo contesto dei biancocelesti di quegli anni. Ci ha provato anche all’estero, senza troppe fortune, con la maglia dell’Atletico Madrid. Da bravo ex biancoceleste, ha partecipato al raduno di Roma.

Juan Sebastian VERON

È complicato raccontare cosa sia stato Veron per le squadre dove ha giocato, e cosa rappresenti ancora oggi per tifosi e appassionati. La sua presenza al raduno di Parma ha mostrato ancora tutto l’amore della gente per questo giocatore, centrocampista universale in grado di fare qualsiasi cosa in mezzo al campo, di impostare e ispirare, di interdire e di concludere a rete. Provate a chiedere a un tifoso di Samp, Parma e Lazio (e anche di Inter, anche se in misura minore) di raccontarvi Juan Sebastian Veron. L’augurio è che abbiate qualche ora di tempo.

William VIALI

Lecce nel cuore, quattro stagioni di cui due da capitano, e protagonista della risalita della Fiorentina dalla serie B alla serie A. Questa è stata, in pochissime battute, la carriera di William Viali, difensore centrale che ha al suo attivo anche stagioni da protagonista a Treviso e Cremona. Viali un nostro amico, uno di quelli veri: era con noi a Nardò (e ci mancherebbe pure, da ex capitano dei giallorossi), Parma e Cesena (e adesso il Dino Manuzzi è casa sua).

Mirko VUCINIC

Scoperto da Pantaleo Corvino, che con gli slavi ci ha sempre visto lungo, valorizzato da Zeman in quel Lecce delle meraviglie dell’annata 2004-05, quando Vucinic segnò diciannove reti in campionato. Ecco, Mirko è tutto quello che è il calcio balcanico: genio e sregolatezza, affascinante e trascinante se in giornata, irritante se la luna è storta. Talento vero, ha fatto le fortune anche della Roma e della Juventus, ma nei cuori di tutti Mirko ha la maglia giallorossa a strisce verticali. Non per caso infatti era al raduno di Nardò, e non a caso in molti devono ancora riprendersi da quei momenti di pura commozione. Quella che piace a noi.

Cristian ZACCARDO

Campione del Mondo con la nazionale nel 2006 (e campione d’Europa con gli Azzurrini due anni prima). Già questo lo pone nell’Olimpo dei ricordi di tutti gli appassionati. Ma Cristian Zaccardo è stato protagonista a Bologna, Palermo e Parma, con la sfortunata parentesi al Milan. È uno che ha vinto, il nostro Cristian: nella sua trasferta teutonica con Andrea Barzagli, i nostri hanno portato a casa pure una Bundesliga. Cristian era con noi a Cesena: e un azzurro del 2006 non può non essere stato accolto con un affetto… mondiale!

Gianluca ZAMBROTTA

Corre ancora, e corre veloce. Lo ha dimostrato sul campo del Manuzzi di Cesena, dove ben pochi sulla fascia riuscivano a stargli dietro. Tanta roba Gianluca Zambrotta, terzino “di tutti”, campione del mondo con la nazionale del 2006, protagonista con il Bari, con la Juventus, con il Barcellona e con il Milan. Le sue indimenticate cavalcate sulla fascia perforavano le difese, e non disdegnava il gol. Quello con l’Ucraina ce lo ricordiamo ancora tutti.

Lamberto ZAULI

In tutti ancora si chiedono perché nessuna grande del nostro campionato abbia mai guardato le gesta di questo ragazzone, piedi buonissimi e visione di gioco da fuoriclasse. Non che il nostro Lamberto se la sia mai presa, visto che ha continuato a disegnare calcio in provincia, con i soprannomi di Principe e soprattutto di Zidane della Serie B. Zauli vuol dire soprattutto Vicenza, quello di Guidolin e della semifinale contro il Chelsea, ma anche Palermo e Bologna. E rappresenta quel calcio che non morirà mai, nel cuore di tutti, come ha dimostrato la sua presenza al raduno di Nardò.

ZÉ MARIA

Parma, Perugia, Inter. Sempre sulla fascia, sempre alla ricerca del dribbling e del cross al centro. Parole e musica di Zé Maria, brasiliano che ha legato gli anni migliori della sua carriera con Luciano Gaucci e con la maglia dei Grifoni. Amore vero con Serse Cosmi, che lo ha messo al centro, anzi, sulla fascia, del suo Perugia vincitore dell’Intertoto. Nella finale con il Wolfsburg, il brasiliano è stato grande protagonista. E lo è stato anche nel nostro raduno di Parma, dove è tornato da amato ex ducale.