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I 105 giocatori che hanno partecipato al raduno di Operazione Nostalgia

5 Marzo 2020

Gianluca PETRACHI

Centrocampista di sicuro affidamento, il leccese ha esordito in Serie A con il Torino, seppur le sue esperienze più lunghe sul massimo palcoscenico sono state quelle con le maglie di Cremonese e Perugia. Per lui anche una fugace avventura in Inghilterra con il Nottingham Forest e la presenza al raduno di Nardò.

Gabriele PIN

Con la Juventus vince l’ultimo campionato con Platini sugli scudi: era il 1986. L’anno dopo scende in Serie B per dare una concreta mano alla Lazio nella stagione del celeberrimo -9. Mediano dinamico e geometrico, nel 1992 si accasa al Parma col quale vince Coppa delle Coppe, Supercoppa UEFA e Coppa UEFA. Immancabile la sua presenza al Tardini.

Fausto PIZZI

Che giocatore e che piedino. Pizzi ha vissuto tutta la sua carriera sulla trequarti avversaria, trovando spesso e volentieri la via della rete. Le sue migliori stagioni le vive con l’Inter nel 1990-91 con cui vince la Coppa UEFA e due anni dopo con il Parma con il quale batte l’Anversa e si aggiudica la Coppa delle Coppe. Anche lui presenza immancabile a Parma.

Paolo POGGI

L’irreperibilità sulle figurine delle gomme da masticare che hanno provocato carie in giro per l’Italia non ha oscurato la sua fama di predatore d’area. È nell’Udinese di Zaccheroni che conquista il terzo posto nell’attacco esplosivo con Bierhoff ed Amoroso. Da sempre legato al Venezia con cui ha esordito fra i professionisti ed ha chiuso la carriera. È stato con Operazione Nostalgia ai raduni di Nardò e Parma.

Igor PROTTI

Il bomber dei bomber, il sindaco in perpetuo di Bari e Livorno. Solo due delle piazze in cui Igor ha lasciato il suo segno, per la precisione in fondo alle porte degli avversari. Capocannoniere con i pugliesi, nonostante la retrocessione, ha vissuto una seconda giovinezza in Toscana, trascinando i labronici dalla C alla A, aumentando, se possibile, l’ammirazione di tifosi ed addetti ai lavori.

Alvaro RECOBA

Vittorio De Sica ci perdonerà se per la nostra generazione lo sciuscià ha due volti e due protagonisti ben diversi da quelli del suo film: Moriero e Recoba. Alvaro si presenta a San Siro riuscendo nell’impresa di far stropicciare gli occhi ad 80.000 persone contemporaneamente. Il suo sinistro ha evangelizzato oltreché all’Inter, per una breve ma fruttuosa parentesi, anche al Penzo di Venezia. Lo scorso anno ce ne ha dato un saggio a Cesena.

Sebastiano ROSSI

Il portierone del Milan che deteneva il record d’imbattibilità (929 minuti) fino a poco tempo fa – Buffon permettendo – ha preso parte al raduno di casa, essendo nativo proprio di Cesena e con la cui squadra ha esordito in Serie A poco più che ventitreenne. Cinque scudetti con il Diavolo e una Champions League. Robetta, vero?

Generoso ROSSI

Nomen omen. Il portiere napoletano, ma barese d’adozione, ha sempre dato un cospicuo contributo alla causa comune con prestazioni oltre la media, tanto da indossare la maglia da titolare anche con la Nazionale Under 21. Con gli Azzurrini il bronzo agli Europei nel 2002, ma disputa solo tre campionati in Serie A con Bari, Lecce e Venezia. Presente a Nardò.

Anselmo ROBBIATI

“Ragazzi, vi ho portato una cosa”, queste sono le prime parole che ci ha rivolto Spadino nello spogliatoio. Come potete vedere dall’immagine erano le sue Kronos gialle. Tanta roba. Una persona veramente d’oro e si è anche emozionato al raduno vedendo migliaia di persone tutte con le magliette diverse sugli spalti, chapeau Spadino, quando vuoi, il raduno è casa tua.

Cesar SANCHEZ

Portiere simbolo di Real Valladolid, Real Zaragoza e Valencia, vanta anche un’esperienza al Real Madrid con cui ha vinto anche una Champions League, una Supercoppa UEFA e una Coppa Intercontinentale nel 2002. Ha difeso i pali del team La Liga Legends a Cesena.