Privacy Policy I 30 acquisti più costosi in Serie A dei primi anni ’90

I 30 acquisti più costosi in Serie A dei primi anni ’90

8 Aprile 2020

Pallone d’Oro nel 1991, il goleador francese viene acquistato dal Milan per vincere in Europa. Nella sua prima stagione in rossonero, però, il destino beffardo gli riserva una sconfitta in finale di Champions League proprio contro il suo Olympique Marsiglia che si aggiudicherà il trofeo. La regola degli stranieri in campo lo limiterà spesso nel suo impiego e solo il KO di Van Basten gli concederà di avere più spazio in campo. Ciononostante, nel Milan non toccherà le vette passate. Riuscirà a consolarsi con un paio di scudetti e la Champions League dell’anno successivo, seppur vinta da comprimario.

5. Darko PANCEV – Stella Rossa > Inter (11,9 miliardi £) – 1992

Credits: Paul Marriott/EMPICS via Getty Images

L’insostenibile situazione in Jugoslavia dei primi anni ‘90, con un clima di guerra pesante ed opprimente, facilita il passaggio del bomber macedone in Italia, con l’Inter che lo preleva dalla Stella Rossa per una cifra enorme, ma giustificata dai numerosi successi e dall’impressionante numero di gol segnati. L’incredibile vena realizzativa di Darko sembra però sparire nella deludente esperienza italiana, con prestazioni sottotono ed errori marchiani sotto porta che ben presto gli varranno il cambio di soprannome: da Cobra a Ramarro.

4. Igor SHALIMOV – Foggia > Inter (12 miliardi £) – 1992

Igor Shalimov, tra gli acquisti più costosi della Serie A

Mancino puro e talento naturale russo, protagonista assoluto del Foggia dei miracoli di Zeman, il centrocampista offensivo viene acquistato dall’Inter per una cifra che lo rende lo straniero più costoso della Serie A fino a quel momento. La prima stagione in nerazzurro è ottima ed il rendimento del russo si mantiene su ottimi livelli: arrivano i gol ed un ottimo secondo posto in campionato. Nel torneo successivo le prestazioni saranno considerate più modeste ed il centrocampista saluterà ben presto Milano per stazionarsi in Italia e concludere la carriera dopo le tappe di Bologna, Udine e Napoli.

3. Gianluca VIALLI – Sampdoria > Juventus (16,5 miliardi £) – 1992

Gianluca Vialli, il terzo acquisto più costoso della Serie A

Il simbolo della Sampdoria insieme al gemello Mancini dello storico Scudetto, della Coppa delle Coppe e della Coppa dei Campioni sfiorata, saluta Genova per una cifra da capogiro, proprio successivamente alla finale di Wembley persa con il Barcellona. Vialli va alla Juventus e vince subito la Coppa UEFA. Il rendimento del centravanti non è tuttavia eccelso nella prima parte della sua esperienza bianconera. L’attaccante mal digerisce i dettami di Trapattoni e soltanto dopo due stagioni di ambientamento e l’arrivo di Lippi in panchina, Vialli diverrà il vero fulcro dell’attacco juventino: leader e capitano vincente, sia in Italia che in Europa.

2. Gianluigi LENTINI – Torino > Milan (18,5 miliardi £) – 1992

Gianluigi Lentini uno degli acquisti più costosi della Serie A

Simbolo del Torino dei miracoli di Mondonico, che raggiunge la finale di Coppa UEFA ed il terzo posto in campionato nella stagione 1991-92, Lentini viene ceduto al Milan a causa della disastrosa situazione economica della società granata per una cifra-monstre che desta non poco scalpore. L’operazione condotta dal presidente Borsano scatena rivolte e proteste tra i tifosi. Nel suo primo anno a Milano vince lo Scudetto e, seppur conduca una vita extra-calcistica piuttosto bohemienne che ne condiziona in parte il rendimento, non delude le aspettative di dirigenza e supporter con una stagione tutto sommato positiva. Un gravissimo incidente stradale occorsogli nell’estate del 1993, però, lo tiene lontano dai campi per lungo tempo. Tornerà in campo dopo quasi un anno, ma non sarà più come prima: collezionerà solo 33 presenze nell’arco di tre stagioni, prima di essere ceduto all’Atalanta.

1. Roberto BAGGIO – Fiorentina > Juventus (24,3 miliardi £) – 1990

Roberto Baggio è l'acquisto più costoso della Serie A degli anni '90

Quando Roberto Baggio lascia la Fiorentina per accasarsi alla Juventus, nell’estate del 1990, a Firenze esplode la guerriglia. Tifosi in rivolta contro la dirigenza, subbuglio in città e grandi proteste. Dopo stagioni esaltanti in maglia gigliata, il più grande talento del calcio italiano è infatti costretto ad accettare il trasferimento in bianconero, a causa della precaria situazione della società viola. Non un semplice trasferimento, bensì il più costoso e contestato dei primi anni ‘90. Alla prima apparizione al Franchi da avversario, il Divin Codino, in un clima surreale, rifiuta di battere un calcio di rigore ed uscendo dal campo raccoglie una sciarpa della Fiorentina, dimostrando il suo duraturo amore per la squadra e per la città. Il suo estro e la sua classe, tuttavia, esplodono definitivamente in bianconero, con Roby che vince Scudetto e Coppa UEFA, conquistando anche un meritatissimo e sacrosanto Pallone d’Oro.