I flop della Roma anni ’90 fanno sempre emozionare

Matteo PIVOTTO

Difensore veneto che ha girato lo Stivale in lungo e in largo, Pivotto a Roma non ha impressionato, ma ha toccato la vetta più alta della sua onesta carriera: venti gare in serie A dopo anni di gavetta nei campionati minori, per poi tornare nella massima divisione nazionale con Lecce e Modena. Un mestierante che è riuscito a giocare al fianco di Aldair, Cafu e Totti.

CESAR GOMEZ del Rey

Spesso citato tra i bidoni delle campagne acquisti sballate, Cesar Gomez era stato voluto da Zeman quando gli altri obiettivi di mercato erano sfumati. Il boemo si era innamorato calcisticamente del centrale spagnolo dopo una partita di Coppa UEFA tra il Tenerife e i rivali cittadini della Lazio. Il difensore madrileno però finì presto ai margini del progetto giallorosso; rifiutò ogni trasferimento propostogli e decise di ritirarsi alla scadenza del contratto. Tre sole partite disputate, che rendono il suo quadriennale da 1,6 miliardi a stagione una follia assoluta.

Cristiano SCAPOLO

Una carriera che merita rispetto tra cadetteria e Serie A, con ottime annate a Ravenna e Bologna. Scapolo è stato un centrocampista di valore per squadre da media classifica, probabilmente non all’altezza dei maggiori palcoscenici e di piazze caldissime che mettono tanta pressione sulle spalle dei propri calciatori. A Roma è stato frenato dalle precarie condizioni fisiche ed ha giocato solamente sette partite in giallorosso, prima di tornare nelle divisioni minori.

VAGNER Rogerio Nunes

Acquistato dal Santos per otto miliardi di lire, nei riguardi del versatile centrocampista brasiliano si diceva un gran bene e il suo sbarco a Fiumicino era carico di aspettative: bravo in fase offensiva, sapeva arrangiarsi anche in copertura. Eppure all’ombra del Colosseo ha racimolato soltanto undici presenze in campionato, dopodiché se n’è tornato in America Latina. A Roma ha avuto la stessa consistenza di un ectoplasma.