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I trenta giocatori che hanno “movimentato” più miliardi negli anni ’90

25 Agosto 2021

10. Sinisa MIHAJLOVIC – 54.2 miliardi

Mihajlovic inizia gli anni Novanta col botto: da mediano, suo ruolo di origine, vinse nel 1991 la Champions League con la Stella Rossa di Belgrado, finendo sotto i fari delle grandi squadre europee. Un anno dopo, sarà la Roma a portarlo in Italia, pagando un assegno da 8,7 miliardi. Nel 1994 viene ceduto in prestito alla Sampdoria, che lo riscatta dopo dodici mesi per 11,7 miliardi. In blucerchiato, Mihajlovic esplode definitivamente, tra prestazioni egregie da difensore, che nel frattempo era diventato il suo nuovo ruolo, e calci di punizione sublimi. Nel 1998 torna a Roma, stavolta sponda Lazio, per 32.9 miliardi di lire, dove vivrà anni di grandi soddisfazioni.

9. Thierry HENRY – 55.3 miliardi

Stiamo parlando di uno dei giocatori più eleganti che abbiamo conosciuto. E pensare che Henry fu scartato dalla Juventus. Eh sì, il giovane francese fu acquistato dai bianconeri nel mercato di gennaio del 1999, per sostituire l’infortunato Del Piero. Nelle casse del Monaco, suo ex club, andarono 24,2 miliardi, ma le prestazioni di Henry, schierato in un ruolo che non era il suo, non ripagarono l’investimento. Fu così che dopo soli sei mesi, i dirigenti bianconeri cedettero all’Arsenal – per 31,1 miliardi – colui che di lì a poco sarebbe diventato uno dei più forti calciatori al mondo.

8. Predrag MIJATOVIC – 58 miliardi

Messosi in luce al Partizan Belgrado, Predrag Mijatovic sbarcò nel calcio che conta nell’estate del 1993, approdando al Valencia per poco meno di venti miliardi. In Spagna, il montenegrino riuscì subito ad ambientarsi, siglando 65 gol in 122 partite in tre stagioni. Numeri che gli valsero la chiamata del Real Madrid, che se lo aggiudicò per la cifra di 27,1 miliardi. Con i Blancos, Mijatovic vincerà un campionato, una Supercoppa, una Champions League – in cui si renderà protagonista segnando il gol decisivo in finale contro la Juventus – e una Coppa Intercontinentale. Nel 1999 lo acquista la Fiorentina per 23,2 miliardi, ma in Serie A non riuscirà mai ad incidere.

7. Darko KOVACEVIC – 58 miliardi

Considerato uno dei migliori prospetti del calcio balcanico, Darko Kovacevic attira su di sé gli occhi dei club europei marciando con medie realizzative impressionanti con la maglia della Stella Rossa. Viene acquistato dallo Sheffield Wednesday nell’estate del 1995, ma dopo un anno in Premier League non troppo convincente, si trasferisce in Spagna, alla Real Sociedad, dove conferma le importanti doti di goleador: diventa l’idolo dei baschi segnando 53 gol in tre stagioni, e nel 1999 viene acquistato dalla Juventus dove, seppur coperto da Inzaghi e Del Piero, riuscirà sempre a ritagliarsi degli spazi importanti.

6. DENILSON de Oliveira Ataujo – 60,9 miliardi

Più che nel São Paulo, squadra dove è cresciuto, Denilson de Oliveira Araujo si fa conoscere con la maglia verdeoro del suo Brasile, prima al Torneo di Francia – evento organizzato un anno prima della kermesse mondiale del 1998 – e poi ai Campionati del Mondo nell’anno successivo. Nell’estate del 1998 venne acquistato dall’ambizioso Betis Siviglia, che lo pagò quasi sessantuno miliardi. Gli andalusi, convinti di avere in pugno uno dei migliori talenti in circolazione, inserirono nel contratto del brasiliano una roboante clausola rescissoria da 750 miliardi, cifre che sembrano avvicinarsi a quelle odierne, sebbene si stia parlando di venti anni fa. E pensare che Denìlson, su cui vennero riposte delle altissime aspettative, deluderà, e non riuscirà mai ad imporsi nel calcio europeo.