Privacy Policy Pallone d'Oro 1999: la classifica completa, da Salas a Rivaldo

L’ultimo eroe del XX secolo: la classifica del Pallone d’Oro 1999

19 Aprile 2022

18. Stefan EFFENBERG (Bayern Monaco)

Il biondo centrocampista di Amburgo è tornato a vestire la casacca dei bavaresi dopo le esperienze con la Fiorentina ed il Borussia Mönchengladbach. La maturazione ha finalmente raggiunto il suo apice e l’apprezzamento dei giurati, nonostante l’annata funestata dallo shock di Barcellona, l’ha portato molto in là nella graduatoria delle preferenze.

17. Peter SCHMEICHEL (Manchester United / Sporting Lisbona)

Anche grazie alle sue parate, il portierone danese non avrebbe potuto dare un migliore addio ai suoi compagni di squadra. Il successo in Champions League ha completato il trittico di successi messi in bacheca nella prima metà dell’anno. La nuova esperienza in Portogallo sta iniziando sotto una buona stella e la data del ritiro dalle scene sembra allontanarsi sempre di più.

16. Mario JARDEL Almeida Ribeiro (Porto)

Inarrestabile. Il brasiliano è il fresco vincitore della Scarpa d’Oro, grazie alle trentasei reti messe a segno con la maglia biancazzurra dei Dragões. Con un simile bottino era impossibile non salire agli onori della cronaca, oltreché portare la sua squadra alla conquista del titolo.

15. Pavel NEDVED (Lazio)

Quando s’incontra la Furia Ceca sui propri passi, bisogna necessariamente prepararsi a una lunga giornata di fatica. Quasi sempre trascorsa alla ricorsa del centrocampista di Cheb. Il successo in Coppa delle Coppe porta anche la sua firma, così come quella in Supercoppa UEFA, durante la quale ha messo alle corde i suoi colleghi di reparto vestiti di rosso.

14. Zlatko ZAHOVIC (Porto / Olympiakos)

Come si fa a non definire completo un trequartista capace di issarsi sul terzo gradino del podio dei marcatori? Noi non lo sappiamo, così come noi neanche quelli di France Football che l’hanno inserito in top 15. Dopo i successi conquistati con il Porto, Zahovic ha detto di sì ai greci dell’Olympiakos che l’hanno ricoperto d’oro, diventando lo sloveno più pagato della storia: dieci milioni di euro per il suo cartellino.

13. Sinisa MIHAJLOVIC (Lazio)

Il serbo, maestro nei calci di punizione, ha trovato la sua consacrazione con i colori della Lazio dopo la crescita esponenziale compiuta in maglia sampdoriana. La sua maturazione è avvenuta insieme a Sven-Göran Eriksson in panchina e lo svedese, appena ha potuto, lo ha portato con sé alla Lazio. Una sicurezza unica.