Privacy Policy Tra fantacalcio e sogni: la rosa nerazzurra più forte degli ultimi 50 anni

Tra fantacalcio e sogni: la rosa nerazzurra più forte degli ultimi 50 anni

9 Marzo 2020

Christian VIERI

Vieri
Credits: Photo by Phil Cole/Getty Images

Bobo, l’attaccante per eccellenza. Uno che ha “spaccato” difese in tutta Europa, che non si spaventava di fronte a difensori arcigni, che cercava la pugna con ardore e passione. Uno che faceva reparto da solo e che faceva la differenza. Arriva a Milano nel 1999: ad attenderlo in nerazzurro c’era un certo Ronaldo, solo che quando il destino si mette di traverso è dura tentare di batterlo. La coppia dei sogni dell’Inter gioca insieme soltanto quattordici partite in tre stagioni: nel crudele gioco dei se e dei ma è doloroso, se si è tifosi nerazzurri, pensare a tutto quello che poteva succedere e che invece non è accaduto a causa dei tanti infortuni che hanno vessato la carriera dei due bomber. I gol Vieri li ha sempre fatti, e in nerazzurro offre la versione migliore di se stesso, restando in nerazzurro fino al 2005 e mettendo a segno 103 gol. Pochi trofei: soltanto la Coppa Italia 2004-05 e il rimpianto dello scudetto del 2001-02, quello perso all’ultima giornata contro la Lazio, ferita ancora aperta di una carriera comunque memorabile.

RONALDO

Ronaldo
Credits: Claudio Villa /Allsport

Luis Nazario de Lima è stata la divinità arrivata in Italia grazie a Massimo Moratti, che si presentò nel 1997 a Barcellona per 48 miliardi delle vecchie lire (oggi più o meno 25 milioni di euro, il costo di un onesto mediano nel calciomercato moderno), quelle della clausola rescissoria, e tornò a San Siro con il Fenomeno. Gol, dribbling, l’inconfondibile doppio passo: Ronaldo in Italia ha messo in mostra tutto il suo repertorio, diventando ancora di più quell’extraterrestre che già in maglia blaugrana dava prova della sua forza, e che in nerazzurro si è confermato giornata dopo giornata un fuoriclasse assoluto. Soltanto un trofeo nella sua esperienza in nerazzurro, la Coppa UEFA del 1998, quella della finale tutta italiana con la Lazio. La sua esperienza in nerazzurro è stata funestata dagli infortuni: lui, ogni volta che scendeva in campo, era sempre quel ragazzo sorridente che sapeva di essere, semplicemente, il più forte di tutti.

Alessandro ALTOBELLI

Alessandro Altobelli

Undici stagioni di Inter per il centravanti di Sonnino, lo Spillo nazionale che ha fatto la storia dei nerazzurri con 317 presenze e 128 gol. Uno che di attaccanti se ne intende, loZar Vierchowod, lo ha definito uno dei più forti attaccanti affrontati nel corso della sua carriera, per il difensore un precursore del fenomenale Van Basten. E tutti i torti non ne aveva, il buon Pietro: Altobelli è stato centravanti moderno e completo, capace di calciare sia col destro che col sinistro, abile di testa e di buona tecnica. Lo scudetto nel 1979-80 è marchiato dalla sua tripletta contro la Juventus di Bettega, dietro al quale il nostro Spillo si fermerà nella classifica cannonieri, lui con quindici reti e il bianconero, miglior marcatore del torneo, con sedici.

Roberto BONINSEGNA

Roberto Boninsegna

Attaccante di sfondamento quasi per antonomasia, il nostro Bonimba aveva l’acrobazia e il colpo di testa come marchio di fabbrica del suo repertorio. Con Gigi Riva, all’inizio degli anni ’70, hanno rappresentato il meglio degli attaccanti a livello mondiale. Con i nerazzurri è iniziata la sua carriera, ma la giovane età ha convinto HH a mandarlo in giro per l’Italia per fare esperienza. Era del resto la Grande Inter, e Roberto aveva ancora tempo, vista la giovane età. Torna “a casa” nell’estate nel 1969, dopo il periodo di Cagliari in coppia con Rombo di Tuono. A Milano nasce ufficialmente il mito di Boninsegna, che inizia a far gol a ripetizione, terminando la sua avventura all’Inter con 287 presenze e 173 gol complessivi. Un bomber vero, uno di quelli che farebbe le fortune di qualsiasi squadra (anche al Fantacalcio!).

Aldo SERENA

Aldo Serena

Il colpo di testa è stato roba sua, da sempre e per sempre. Aldo Serena da Montebelluna, attaccante doc, uno dei cinque giocatori italiani ad aver vinto lo scudetto con tre squadre diverse: nel caso del nostro Aldo sono state Juventus, Inter e Milan. Dopo un lungo peregrinare, è tornato in nerazzurro nel 1987 e ci è rimasto per quattro stagioni, giocando 122 gare e mettendo a segno 45 reti. Determinante, neanche a dirlo, nello scudetto vinto dalla Beneamata del Trap: in quello storico campionato Aldo Serena mise a segno 22 reti, laureandosi capocannoniere. Negli occhi di tutti e nei cuori degli interisti il tuffo di testa con il quale Aldo metteva KO il Milan nel derby di andata in campionato, uno dei tanti gol dell’ex ai quali ci ha abituato la sua carriera.

Siete d’accordo con le nostre scelte? Fateci leggere nei commenti come vi immaginate la vostra rosa ideale per un Fantacalcio tutto interista, ricordandovi sempre che nel gioco non sono necessari solo i fenomeni – che aiutano – ma anche quei giocatori di sicuro e costante rendimento, di affidabilità e costanza. Quei 6,5 in pagella che aiutano a superare la fatidica soglia dei 66 punti, quella che fa la differenza tra una domenica da sogno e una da dimenticare.

Di Yari Riccardi