Privacy Policy La leva calcistica dell’82

La leva calcistica dell’82

5 Luglio 2020

Gli anni ’80 del calcio italiano sono stati caratterizzati da alcuni capolavori intramontabili. Favole eroiche, come il Verona del mago Bagnoli, o leggendarie come il grande Milan di Arrigo Sacchi e degli olandesi.

Sempre in questo stesso periodo, uno come Francesco De Gregori componeva la canzone simbolo per quei ragazzini che sognavano di affacciarsi al mondo del pallone: La leva calcistica della classe ’68 fu scritta a distanza di vent’anni dal reale periodo di riferimento, ma resterà talmente attuale da dedicarla anche in seguito ad uno dei numeri dieci più forti del calcio mondiale. Impossibile non pensare a Roberto Baggio quando ascoltiamo questa canzone, in una commistione di nostalgia e dolore che riporta la mente a quel maledetto pomeriggio di Pasadena.

Non c’è dubbio, però, che il momento più importante di quegli anni sia stato il 1982: è difficile dimenticare la serata del Bernabeu in cui gli Azzurri si laurearono campioni del mondo, come assolutamente magico è ricordare la partita a scopone sull’aereo di ritorno tra Zoff, Causio, Pertini e Bearzot con la Coppa del Mondo lì, in primissimo piano.  

In quel fantastico anno, in giro per l’Italia, emettevano i loro primi vagiti dei bambini che avrebbero poi messo il cuore dentro alle scarpe per correre più veloce del vento, proprio come recitava il brano di De Gregori. Oggi è il compleanno di Alberto Gilardino, indimenticabile Campione del Mondo e capostipite di una nidiata di campioni acclamati sui campi dei maggiori tornei nazionali, proprio come Marco Amelia, e desideriamo fare una sorpresa ai veri nostalgici come noi: ecco, vi regaliamo venti nomi di giocatori italiani che vanno a formare la nostra leva calcistica della classe ’82.

Preparate i fazzoletti e, se necessario, abbracciate il vostro amico più vicino per contenere la commozione. Buona lettura.

Francesco PARRAVICINI

Il nome di Parravicini è legato a due momenti iconici dei primi anni del 2000: uno riguarda la prima promozione in serie A del Treviso, dove segna anche due gol, e dove ha compagni di squadra i cui nomi sono un vero e proprio colpo al cuore, come Dino Fava Passaro, Gianni Guigou e Pinga; l’altro è l’esordio assoluto in Europa del mitico Palermo di Guidolin. Giocherà anche nell’Atalanta, nel Parma e nel Siena.

Maurizio LANZARO

Di Walter Samuel ce n’è uno, ma guai a dirlo ai tifosi della Salernitana: qui, il difensore avellinese era soprannominato il Muro per le sue doti e il suo cuore da ultimo uomo. È stato capitano in serie cadetta con la Reggina, riuscendo ad ottenere la cittadinanza onoraria insieme ai suoi compagni del 2007, e a fare esperienze anche all’estero con la maglia del Real Saragozza.

Carlo ZOTTI

Nonostante il cognome simile ad una leggenda romanista e lo scarso impiego durante la sua carriera professionistica, è difficile dimenticarsi di Carlo Zotti: l’ex portiere beneventano è sempre stato chiuso in giallorosso da una concorrenza altissima, ma ciò non gli ha impedito di vincere una Coppa Italia e una Supercoppa Italiana. Figura anche tra i convocati della Nazionale Under 21 che nel 2004 ha conquistato il titolo europeo.

Francesco MODESTO

Sicuramente lo ricorderanno affettuosamente i nostri amici di Reggio Calabria, visto che è stato uno dei gregari di Mazzarri e della sua Reggina dei miracoli, salvatasi nonostante gli undici punti di penalizzazione. Modesto ha contribuito alla causa amaranto del 2006-07 scendendo in campo 35 volte e segnando anche due gol. Altre esperienze con le maglie di Genoa, Palermo, Bologna e Parma, prima del ritiro nel 2017.

Felice EVACUO

Più che discreto marcatore tra la serie B e la Lega Pro degli ultimi quindici anni, Felice Evacuo ha un passato biancoceleste condito da due sole presenze, prima di scendere in C2 con la Fiorentina, all’epoca sotto le spoglie di Florentia Viola. Vanta il titolo di capocannoniere dell’edizione 2010 della Coppa Italia insieme a Samuel Eto’o, uno degli eroi del triplete nerazzurro. Non ha nessuna intenzione di ritirarsi e, anzi, rappresenta uno dei punti di riferimento del Trapani in Serie B.

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