Privacy Policy Numeri uno dai guanti d’oro: i portieri più titolati (non più in attività) degli ultimi 40 anni - Pagina 3 di 6

Numeri uno dai guanti d’oro: i portieri più titolati (non più in attività) degli ultimi 40 anni

14 Gennaio 2022

Andoni ZUBIZARRETA – 15 trofei

Dopo le prime esperienze calcistiche con l’Aretxabaleta, si trasferisce all’Alaves senza mai scendere in campo. La sua carriera in pratica inizia con l’Athletic Bilbao di cui difende i pali per cinque stagioni guadagnandosi la chiamata prestigiosa del Barcellona. Con la casacca dei Blaugrana compie il percorso più significativo: vi gioca per otto anni, confermando il ruolo da titolare anche in nazionale, e vincendo – a livello di club – tutti i titoli più importanti.

Angelo PERUZZI – 15 trofei

Tyson Peruzzi – o se preferite l’appellativo più simpatico Cinghialone – era un perfetto mix tra muscoli e reattività, tra riflessi e senso della posizione. Tra i portieri più forti della sua generazione, ha scalato presto le gerarchie diventando, dopo il prestito al Verona da parte della Roma, il numero uno della Juventus e poi della Lazio, con in mezzo una breve avventura con l’Inter durata il tempo di una stagione.

Claudio André TAFFAREL – 15 trofei

Spinto dai suoi riflessi riusciva a compiere i miracoli più impensabili, e quell’atipico sangue freddo lo facevano un abile pararigori. Taffarel è stato uno dei più importanti estremi difensori brasiliani che in Italia – in aggiunta alla sua lunghissima militanza con la nazionale verdeoro con cui vince i mondiali del ‘94 – ci ricordiamo per le importanti esperienze con il Parma e la Reggiana. In carriera gioca anche per Internacional, Atletico Mineiro e Galatasaray, ma i trofei più importanti li conquista in Turchia e proprio nel capoluogo emiliano.

ROGERIO CENI Mücke – 15 trofei

Con i suoi 131 gol realizzati e le ben oltre mille presenze in carriera detiene un posto speciale tra le leggende del calcio brasiliano. Difficile immaginare un altro portiere così prolifico in termini offensivi e allo stesso tempo efficace nella protezione della sua porta. Esordio a parte con il Sinop, il resto della carriera lo dedica interamente al San Paolo vincendo innumerevoli campionati e coppe. Nella nazionale brasiliana non trova molto spazio, ma partecipa comunque alla spedizione vittoriosa del 2002 al Mondiale di Corea del Sud e Giappone.