Caduta e rinascita del Giglio: i protagonisti della Florentia Viola
25 Maggio 2020
Matthieu BOCHU

Francese nato ad Arras nel 1971, Matthieu Bochu arriva nel gennaio 2003 dal Gubbio. Si presenta come trequartista dotato di buona tecnica, ma faticherà molto ad affermarsi nella Florentia Viola. Il club gigliato, un anno dopo, lo gira in prestito al Ravenna per sei mesi, prima di fare rientro a Firenze. Nella stagione 2005-06, la Fiorentina non riesce a piazzarlo da nessuna parte, e il francese Bochu rimarrà nella rosa allenata da Prandelli, allenatore che lo farà entrare, al novantesimo minuto, del quarto di finale di Coppa Italia contro la Juventus (2-2): momento breve, ma topico, nella carriera del ragazzo.
Riccardo MASPERO

Quello della buca sul rigore di Salas nel derby di Torino del 2002. Maspero è uno dei nomi più altisonanti della rosa della Florentia Viola. Arriva a Firenze da ultratrentenne, ma con un piede ancora nobile (soprattutto per la categoria). Riesce a ritagliarsi qualche spazio importante anche l’anno seguente, in Serie B. La Fiorentina sarà la sua ultima squadra professionistica: chiuderà la carriera tra i dilettanti. Nel 2012, dopo due stagioni passate alla Pro Desenzano, si ritira. Vanta 174 presenze in Serie A, e 24 reti.
Alessandro DIAMANTI

Alino Diamanti. Arriva in prestito dal Prato, squadra della sua città, nella quale è cresciuto, sia come ragazzo che come calciatore. Ancora troppo giovane, Diamanti non riesce ad imporsi a Firenze, e gioca solo tre partite. La Fiorentina decide di non riscattarlo. Lo riaccoglie il Prato, dove fa il salto di qualità con la maglia numero 10 sulle spalle. Nel 2007 lo acquista il Livorno, che lo fa esordire in Serie A. Il resto della sua carriera è ben noto (Diamanti otterrà anche diciassette convocazioni in Nazionale), ma forse non saprete che il ragazzo gioca ancora, al Western United (Australia). Per i Della Valle, è forse il primo grande rimpianto.
Massimo CICCONI

Fu acquistato dalla Florentia Viola nel mercato di gennaio per rinforzare un reparto offensivo che, tolto il bomber Riganò, non risultava particolarmente prolifico. Il trentaquattrenne Cicconi arriva a Firenze dal Catania, club nel quale si è messo nuovamente in mostra segnando diciotto gol in 84 presenze tra C1 e B. Nella parentesi fiorentina, l’attaccante abruzzese segnerà tre gol, in tredici presenze. L’anno successivo non è confermato alla Fiorentina: verrà ceduto al Grosseto, sempre in C2. Adesso allena i Giovanissimi Nazionali del Como, club in cui esordì in Serie A il 13 settembre 1987, allo stadio Delle Alpi di Torino, contro la Juventus (1-0).
Cristiano MASITTO

9 settembre 2002, Arezzo. Si svolge la seconda giornata di campionato (la prima, contro il Forlì, fu rimandata a ottobre). La Florentia Viola è clamorosamente sotto di un gol. Lo ha segnato Ciccio Baiano, vecchia grande conoscenza dei tifosi fiorentini, che a San Giovanni sta trascorrendo gli ultimi anni di carriera. All’ultimo minuto, Cristiano Masitto si trova il pallone in area di rigore, e lo mette in rete, salvando la Viola (ancora tutta da collaudare) da una prima figuraccia. Fu il primo gol dei gigliati nel campionato di Serie C2. L’unico gol di Masitto, in un campionato in cui, poi, giocò solo sei partite.

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