Privacy Policy Troppi stranieri e pochi italiani? Qual è la verità? L’analisi degli ultimi trent’anni della Serie A - Pagina 6 di 6

Troppi stranieri e pochi italiani? Qual è la verità? L’analisi degli ultimi trent’anni della Serie A

8 Aprile 2022

2015-16 (814 calciatori): 413 stranieri (50,7%) – 401 italiani (49,3%)

Ecco. La soglia psicologica del 50% è stata superata per la prima volta. È sempre la Juventus a dominare il campionato, mentre le avversarie alle sue spalle (Napoli e Roma) si dannano per cercare di interrompere l’egemonia, ma senza alcun successo. Le milanesi sono le grandi delusioni del torneo, nonostante si siano acquistati Kondogbia e Perisic da una parte, Bacca e Luiz Adriano dall’altra. Tanti investimenti, per poca resa sostanziale. I campioni d’Italia, invece, investono eccome: arrivano Dybala (trentadue milioni di euro) dal Palermo, Alex Sandro (ventotto) dal Porto, Mandzukic (diciannove) dall’Atletico Madrid, Pereyra (quindici) dall’Udinese e Szczesny (dodici) dalla Roma. E ovviamente il colpo a parametro zero non manca con l’arrivo di Khedira. La Lazio, invece, è al centro di un affaire di mercato per Milinkovic-Savic che all’inizio sembra acconsentire al suo passaggio alla Fiorentina, per poi accettare le lusinghe dei capitolini. Il Napoli, invece, rinforza il centrocampo con Allan sempre dai friulani.

2016-17 (872 calciatori): 441 stranieri (50,6%) – 431 italiani (49,4%)

Chi fermerà la Juventus? A quanto pare, nessuno. I novanta milioni di euro investiti per pagare la clausola rescissoria di Higuain e svincolarlo dal Napoli provocano il subbuglio nel capoluogo partenopeo che, dopo aver visto El Pipita conquistare il record di segnature assoluto nella storia di Serie A, vedono il proprio eroe vestire la maglia dei loro più acerrimi nemici. Per supplire alla partenza dell’argentino gli Azzurri si tutelano con l’ingaggio del polacco Milik che, però, viene bloccato da diversi infortuni e tanta sfortuna. E mentre la Juventus acquista Pjanic, Benatia e Dani Alves, l’Inter prova a tornare sulla cresta dell’onda con l’arrivo di João Mario, fresco campione d’Europa con il Portogallo. I quaranta milioni scuciti per il regista lusitano, però, non sembrano minimamente ripagati dal suo rendimento. Men che meno premia l’investimento su Gabigol, ai limiti della caricatura. La Roma acquista Alisson e Salah e celebra Dzeko, il quale si laurea capocannoniere con ventinove reti.

2017-18 (826 calciatori): 416 stranieri (50,4%) – 410 italiani (49,6%)

Il Milan, sotto l’egida della nuova proprietà cinese, si espone investendo ingenti somme di danaro. Assieme all’eclatante arrivo di Bonucci dalla Juventus, i Rossoneri guidati da Montella inseriscono in organico anche Kalinic, Kessie, Calhanoglu, Biglia ed André Silva. I Bianconeri invece prelevano De Sciglio proprio dal Diavolo e privano la Fiorentina di Bernardeschi. Anche Douglas Costa veste la casacca dei piemontesi. Il Napoli di Maurizio Sarri sembra essere l’unica valida alternativa allo strapotere dei piemontesi che puntella i reparti di un organico più che rodato. Sono ben trentaquattro, invece, i milioni versati dall’Inter nelle casse della Sampdoria per acquistare Skriniar.

2018-19 (1.170 calciatori): 530 stranieri (45,3%) – 640 italiani (54,7%)

È l’anno dell’arrivo di Cristiano Ronaldo alla Juventus e tutti gli obiettivi degli addetti ai lavori si concentrano necessariamente su Torino. La Vecchia Signora prova l’assalto alla Coppa dalle Grandi Orecchie con l’arrivo del campione portoghese, ma neanche con CR7 l’assalto riesce, anche con João Cancelo ed Emre Can. Chiedere all’Ajax per informazioni. A Napoli, nel frattempo, si chiude l’era-Sarri e si apre quella di Ancelotti. L’intento di De Laurentiis è chiaro: replicare i successi ottenuti coi Rossoneri anche all’ombra del Vesuvio. Arrivano Ospina, Fabian Ruiz e Malcuit dall’estero. L’Inter invece annuncia l’acquisto di Lautaro Martinez e Stefan de Vrij.

2019-20 (775 calciatori): 424 stranieri (54,7%) – 351 italiani (45,3%)

Sulla panchina dell’Inter arriva Antonio Conte e assieme all’ex tecnico della Juventus, chiamato per interrompere l’egemonia bianconera, arriva anche Romelu Lukaku. La pandemia rivoluziona l’andamento del campionato e, comunque, i Bianconeri affidati a Sarri conquistano lo Scudetto, seppur con molta fatica. Eppure in difesa è arrivato un big come Matthijs de Ligt per una cifra vicina a settantacinque milioni di euro. Assieme a lui si registrano anche gli arrivi a parametro zero di Rabiot e Ramsey per rinforzare il centrocampo. L’Atalanta, invece, si propone come realtà sempre più solida nel panorama italiano e investe diversi milioni di euro fra Malinovskyi e Muriel. Fanno rumore, invece, gli arrivi di Ribery alla Fiorentina, di Schöne – eroe al Santiago Bernabeu l’anno precedente con il suo Ajax – al Genoa, di Nainggolan che torna al Cagliari e di Kulusevski al Parma. Da registrare come si registri una drastica inversione di tendenza nell’impiego di calciatori stranieri che, sebbene diminuiscano numericamente, pesano per oltre il 54% nell’economia del campionato italiano.

2020-21 (831 calciatori): 457 stranieri (55%) – 374 italiani (45%)

Il predominio juventino finisce e l’Inter subentra grazie al progetto di Antonio Conte che vede in Lukaku la sua affilatissima arma. Big Rom domina le cronache di un torneo che prova a tornare sul sentiero di una pseudo-normalità, ma senza particolare fortuna. Il vero plus, però, è rappresentato da Hakimi che è il vero crack del campionato. La Juventus, invece, riporta Morata in Italia dopo quattro anni fra Chelsea, Real ed Atletico Madrid. Saluta Pjanic che va al Barcellona a fronte di un conguaglio economico e il cartellino di Arthur. Si fanno ricordare gli acquisti dell’esperto Pedro – che dice sì alla Roma – oltreché quello di Romero acquistato da un’Atalanta sempre più sulla cresta dell’onda. Si tocca in questa stagione il picco massimo di stranieri impiegati in campionato, ma in estate l’Italia festeggia la vittoria del titolo europeo.

di Nando Di Giovanni