Privacy Policy Il primo trofeo il Mondiale U-20: l'Argentina con Messi-Aguero, l'Italia male male... - Pagina 4 di 6

Il primo trofeo il Mondiale U-20: l’Argentina con Messi-Aguero, l’Italia male male…

15 Dicembre 2021

HONDURAS

Insieme ad Egitto e Panama, non conquista nemmeno un punto nel torneo. Tutto suo, invece, il record negativo della differenza reti: -8 in solo tre partite. La mancanza di gente come Suazo, presente all’ultimo mondiale di categoria nel 1999, si sente tutta.

Rosa Honduras

Portieri: Ángel Guerra, Fernando Pineda, Orlando Rivera

Difensori: Aaron Bardales, Roy Bodden, Fernando Cruz, Emilio Izaguirre, Maynor Martínez, René Moncada, Erick Norales, Neri Robert Winter

Centrocampisti: Jorge Claros, José Guity, Nataury Lara, Ramón Nuñez, Julián Rápalo, Marvin Sánchez

Attaccanti: José Cruz, Ángel Nolasco, Walter Rice

ITALIA

È dal 1987 che il sogno dei mondiali di calcio Under 20 non si tinge d’azzurro. La giovane nazionale, guidata da mister Paolo Berrettini, si presenta a Tilburg – città che ospita le partite del girone E – colma di aspettative. «L’Italia, con la sua tradizione calcistica, torna a figurare come le compete anche in questo mondiale di categoria» dichiara il commissario tecnico, non nascondendo però qualche perplessità relativa al poco tempo a disposizione per la preparazione rispetto ad «altre nazioni che non hanno l’Under 21 e che quindi puntano tutto sull’Under 20, lavorando per mesi a questo torneo». A ciò vanno aggiunte, inoltre, le assenze eccellenti del portiere Curci – impegnato con la Roma nelle finali di Coppa Italia – oltreché degli infortunati Montolivo dell’Atalanta e Guarente del Verona.

A fare da contraltare, però, l’entusiasmo per una fase finale ritrovata dopo tanto tempo e un girone di qualificazione per niente proibitivo: escludendo la Colombia, candidata alla vittoria finale, Canada e Siria sono avversarie abbordabili. Abbordabili se la giovane nazionale fosse all’altezza del blasone azzurro. Ora, non ci vuole certo la lente d’ingrandimento per notare che, escludendo qualche giocatore che aveva ben figurato in serie B (vedi Viviano e Nocerino), non compaiono grandi nomi. Non ce ne voglia il buon Galloppa, il cui ricordo è quello di un buon centrocampista col vizietto del gol, ma se nelle altre squadre figurano promesse come Fabregas, Gago e Guarin, c’è qualcosa che non va. C’è puzza di bruciato e, negli anni a venire, questo drammatico presagio diventa ben presto un incendio. Come, ahinoi, ben sapremo sulla nostra pelle.

Per la cronaca, l’Italia Under 20 arriva ai quarti, dopo essere stata ripescata come migliore terza – la Siria ci batte conquistando il secondo posto nel girone eliminatorio – e aver sconfitto gli Stati Uniti. I sogni di gloria si infrangono ancora una volta alla lotteria dei rigori, contro il Marocco: decisivi gli errori di Galloppa e Agnelli.

Rosa Italia

Portieri: Daniele Padelli, Fabio Virgili, Emiliano Viviano

Difensori: Antonio Aquilanti, Francesco Battaglia, Michele Canini, Andrea Coda, Palmiro Di Dio, Lino Marzorati

Centrocampisti: Cristian Agnelli, Simone Bentivoglio, Lorenzo Carotti, Andrea D’Agostino, Raffaele De Martino, Daniele Galloppa, Antonio Nocerino, Michele Troiano

Attaccanti: Giuseppe Cozzolino, Marino Defendi, Francesco Nieto, Graziano Pellè

MAROCCO

La squadra marocchina conquista il secondo posto nel girone di qualificazione a discapito del Cile e dietro la tecnicissima Spagna. La nazionale Under 20 dei Leoni dell’Atlante è quella che manda in frantumi i sogni di gloria dell’Italia: ai rigori, gli africani hanno la meglio, ma la gioia dura solo un’altra partita. In semifinale, il Marocco viene strapazzato dalla Nigeria per 3-0 e perde poi la finalina col Brasile, piazzandosi al quarto posto nel torneo. Tra i migliori giocatori di quella squadra ricordiamo Mouhssine Yajour e Tarik Bendamou – rispettivamente con tre e due reti – mentre il più celebre è Nabil El Zhar, la cui carriera passerà anche dall’Europa arrivando fino al Liverpool.

Rosa Marocco

Portieri: Mourad Atta, Mohamed Bourkadi, Yahya Iraqui

Difensori: Chakib Benzoukane, Hicham El Amrani, Adil Hermach, Ahmed Kantari, Abderrahmane Mssassi, Youssef Rabeh, Salaheddine Sbai

Centrocampisti: Sofian Benzouien, Adil Chihi, Reda Doulyazal, Karim El Ahmadi, Nabil El Zhar, Sahid Fettah, Rachid Tiberkanine, Yassine Zouchou

Attaccanti: Tarik Bendamou, Abdessalam Benjelloun, Mouhcine Iajour

NIGERIA

La Nigeria, si sa, è una delle nazionali africane più quotate: al di là delle tre Coppe d’Africa conquistate, anche ai Mondiali le Super Eagles si sono tolte diverse soddisfazioni. Medesimo discorso per quelli di categoria. Dopo un girone D equilibratissimo, con Bulgaria ed Argentina – chiudono tutte a sei punti – le aquile africane stupiscono: prima agli ottavi battendo l’Ucraina e poi sconfiggendo gli Oranje, padroni di casa, al termine di una serie infinita di rigori (risultato finale 10-9).

In semifinale, la Nigeria fa un sol boccone del Marocco: un 3-0 frutto di prestazioni maiuscole di Taiwo e Obasi, i due migliori africani del torneo. Ma la Nigeria non si limita a mettere in mostra loro due: gioco, classe e concretezza portano il nome di John Obi Mikel, Isaac Promise e Okoronkwo tra gli altri. Non mancano certo frecce all’arco di mister Siasia. Purtroppo per loro, i verdi d’Africa si ritrovano Leo Messi sulla strada verso il trionfo: nella finale di Utrecht, la Pulce è un cecchino dagli undici metri e non sbaglia nessuno dei due rigori concessi alla sua Seleccion. Di fatto, si spengono all’ultima partita i sogni di gloria nigeriani.

Rosa Nigeria

Portieri: Daniel Akpeyi, Kola Ige, Ambruse Vanzekin

Difensori: Olubayo Adefemi, Dele Adeleye, Onyekachi Apam, Kennedy Chinwo, Monday James, Taye Taïwo

Centrocampisti: David Abwo, Yinka Adedeji, Kola Anubi, Daddy Bazuaye, Sani Kaita, John Mikel, Soga Sambo

Attaccanti: Gift Atuwela, Chinedu Obasi, Solomon Okoronkwo, John Owoeri, Isaac Promise